Approvato il bilancio
Fs: il 2024 torna in rosso. Traino Pnrr, INVESTIMENTI a 17,6 miliardi
Chiude in rosso il bilancio 2024 delle Fs. A pesare, in particolare, sono partite non ricorrenti. Crescono invece i ricavi che toccano 16,5 miliardi ma soprattutto il dato di maggior rilievo è quello sugli investimenti ai massimi storici, sottolinea il gruppo, pari a 17,6 miliardi di euro, con una crescita del 7% rispetto al 2023. Sono state aggiudicate gare per 15,2 miliardi. “Il 2024 ha rappresentato un anno di conferma della solidità e della centralità del Gruppo FS nello sviluppo infrastrutturale e industriale del Paese”, commenta Donnarumma
Bilancio in chiaroscuro per le Ferrovie dello Stato. Il dato negativo è il ritorno ai conti in rosso, quello positivo è un aumento dei ricavi e, soprattutto, la quota degli investimenti che hanno toccato il loro record storico. Come emerge dai risultati contenuti nella relazione finanziaria, approvata ieri dal cda, presieduto da Tommaso Tanzilli, il gruppo archivia l’esercizio con una perdita netta di 208 milioni di euro, che si confronta con l’utile di 100 milioni del 2023 a causa peggioramento del saldo della gestione finanziaria riconducibile a fenomeni non ricorrenti legati a variazioni di perimetro di consolidamento e a maggiori oneri finanziari a servizio del debito. A pesare, in particolare, sono gli effetti della sentenza del Consiglio di Stato del 5 agosto del 2024, secondo cui i 70 milioni di euro stanziati dal ministero delle Infrastrutture nel 2016 per il salvataggio di Ferrovie del Sud Est (all’epoca in commissariamento) e il trasferimento di Fse a Ferrovie dello Stato sarebbero stati atti illegittimi. Di qui la necessità di procedere ad accantonamenti. Questo asset è stato deconsolidato.
Sul versante dei ricavi, si registra, invece, un progresso a doppia cifra: i ricavi operativi salgono a 16,5 miliardi di euro, con un incremento complessivo di 1,7 miliardi di euro (+12%) rispetto al 2023. I ricavi da servizi di trasporto, pari a 8,7 miliardi di euro, mostrano una crescita di 818 milioni di euro rispetto al 2023, sia in ambito nazionale che internazionale. Nello specifico, aumentano sia i ricavi relativi ai servizi passeggeri su ferro (+641 milioni di euro), sia i ricavi da trasporto passeggeri su gomma (+22 milioni di euro), con volumi di domanda dei viaggiatori km (+6,6% nei servizi a mercato, +4,5% nel servizio intercity, +7,2% nel servizio regionale) e di produzione dei treni km (+5,8% nei servizi a mercato, +3,6% nel servizio intercity, +0,7% nel servizio regionale) in crescita. Aumentano anche i ricavi connessi al trasporto merci su ferro (+156 milioni di euro), grazie al contributo delle nuove società del gruppo Exploris, entrate nell’area di consolidamento nel 2024. I ricavi da servizi di infrastruttura, pari a 4,6 miliardi di euro, registrano un aumento di circa il 9,5% rispetto al periodo precedente (+402 milioni di euro) per effetto dell’andamento dei corrispettivi di servizio e concessori legati alla circolazione stradale e ferroviaria. Gli altri ricavi operativi, pari a 3,1 miliardi di euro, aumentano complessivamente di 506 milioni di euro. La variazione è dovuta prevalentemente all’operazione di vendita dello scalo Farini e San Cristoforo nell’ambito dell’Accordo di Programma sottoscritto con il Comune di Milano e all’incremento dei servizi offerti alle Imprese Ferroviarie e dei servizi accessori alla circolazione.
Aumentano, però, anche i costi operativi trainati dall’incremento dell’organico medio, del costo unitario del lavoro nonché di maggiori costi per servizi ed energia elettrica per la trazione. Ne discende una lievitazione del 14% che porta il dato a 14,3 miliardi, con una crescita di 1,7 miliardi rispetto all’anno prevecente. I dipendenti del Gruppo FS passano da 92.446 a 96.335 unità, con un turnover determinato da 9.736 assunzioni e 6.374 uscite. Le voci reddituali vedono un lieve aumento dell’ebitda di 14 milioni di euro, a +1% rispetto al 31 dicembre 2023 per effetto, principalmente, della variazione del perimetro di consolidamento. L’ebit si attesta a 343 milioni di euro con una crescita di +1,5% rispetto al 2023.
Tra i risultati di maggiore risalto, spicca, come si è detto il capitolo investimenti dove, sottolineano le Fs, si “conferma il ruolo centrale del Gruppo a sostegno del sistema industriale nazionale”. Le Ferrovie hanno sviluppato e gestito un livello complessivo di spesa per investimenti tecnici pari a 17,6 miliardi di euro, con una crescita del 7% rispetto al 2023, il 96% degli investimenti in Italia e quasi 15 miliardi di euro relativi ad infrastrutture ferroviarie e stradali, tra le quali si segnalano, in particolare, le opere sulla linea AV/AC Verona-Padova tratta Verona-Vicenza, sulla Milano-Verona tratta Brescia-Verona e sulla tratta Terzo Valico dei Giovi e Napoli-Bari). Oltre 12 miliardi di euro spesi per il PNRR, superiori alla pianificazione prevista, e 15,2 miliardi di euro è l’ammontare delle gare già aggiudicate nel 2024, segnano lo straordinario sforzo del Gruppo per la messa a terra di opere infrastrutturali strategiche per il Paese. Complessivamente, il Gruppo FS è attualmente impegnato nella realizzazione di circa 25 miliardi di euro di
investimenti provenienti da fondi PNRR.
In parallelo, il Gruppo FS mantiene un elevato livello di solidità patrimoniale e finanziaria, con un Patrimonio Netto che a fine 2024 ammonta a 41,7 miliardi di euro. La posizione finanziaria netta, pari a 13,5 miliardi di euro, registra un incremento di 2,3 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2023, per il maggior ricorso alla provvista finanziaria finalizzata a supportare il piano di sviluppo e ammodernamento del Gruppo. Il rapporto PFN/Patrimonio si attesta anche per il 2024 intorno allo 0,3.
Il bilancio 2024 è il primo che firma l’amministratore delegato Strefano Donnarumma, arrivato nell’estate del 2024. “Il 2024 ha rappresentato un anno di conferma della solidità e della centralità del Gruppo FS nello sviluppo infrastrutturale e industriale del Paese. Con oltre 17,5 miliardi di euro di investimenti tecnici, il livello più alto mai raggiunto nella storia del Gruppo, e ricavi operativi saliti a 16,5 miliardi di euro, abbiamo dimostrato una capacità esecutiva straordinaria, sostenuta anche da una gestione efficace dei fondi PNRR, di cui siamo tra i principali attuatori. A fine anno risultano spesi oltre 12 miliardi di euro, un valore superiore alla pianificazione prevista”, commenta l’ad. “In questa prospettiva si inserisce anche il Piano Strategico 2025–2029, che prevede oltre 100 miliardi di euro di investimenti per sostenere un processo di profonda trasformazione industriale, orientato al potenziamento delle infrastrutture, al miglioramento della qualità del servizio, alla crescita sostenibile e al rafforzamento della presenza internazionale. Anche i ricavi operativi segnano un nuovo massimo storico, con performance in crescita in tutti i segmenti di business, in particolare nel trasporto passeggeri. Si confermano positivi anche i principali indicatori economici, come EBITDA ed EBIT. In un contesto economico complesso, il Gruppo FS continua a rafforzare il proprio ruolo strategico per il Paese, mantenendo una solida struttura patrimoniale e finanziaria e contribuendo fortemente allo sviluppo occupazionale, con oltre 9.700 nuove assunzioni nel 2024. Significativi anche i risultati conseguiti in ambito ESG, con un forte impegno nella decarbonizzazione, nella gestione efficiente delle risorse e nella promozione dell’inclusione, sostenuti da strumenti di finanza sostenibile e da una visione di crescita responsabile”.
Nel dettaglio, guardando al’andament dei singoli business, l’Infrastruttura ferroviaria registra nel 2024 una perdita pari a 121 milioni di euro, in decremento di 324 milioni di euro rispetto al 2023. I ricavi operativi ammontano a 3.202 milioni di euro, in incremento rispetto al 2023 per 62 milioni di euro. La variazione è principalmente dovuta all’effetto combinato di una serie di fattori: maggiori ricavi e proventi di RFI per 153 milioni di euro, all’andamento del prezzo dell’energia (tale partita trova corrispondente variazione nei costi); minori ricavi e proventi di FSE infrastruttura per circa 37 milioni di euro (deconsolidata a partire dal 5 agosto 2024); minori ricavi e proventi di Terminali Italia per 49 milioni di euro (consolidata nel business del Trasporto merci a partire da giugno 2024).
I volumi complessivi di traffico passeggeri su rotaia realizzati nel 2024 dalle società impegnate nel trasporto passeggeri sono stati pari a 49 miliardi di viaggiatori km (di cui 37,7 miliardi, pari circa al 77%, relativi a Trenitalia), in crescita del 6,7% rispetto al 2023. I ricavi operativi del Trasporto Passeggeri nel 2024 ammontano a 8,6 miliardi di euro e sono in incremento rispetto al 2023 per 905 milioni di euro (+12%), essenzialmente attribuibile alla componente dei ricavi da traffico trainati dall’incremento della domanda correlato alla ripresa della mobilità dei viaggiatori e alla ripresa del business travel e del traffico pendolare. Gli investimenti tecnici legati al Trasporto passeggeri sono pari nel 2024 a oltre 2 miliardi di euro (+13,4% vs il 2023) principalmente per rinnovo materiale rotabile in capo a Trenitalia. I ricavi operativi del Trasporto Merci ammontano a 1.358 milioni di euro e registrano un incremento rispetto al 2023 pari a 207 milioni di euro (+18%) legati ai maggiori volumi di traffico realizzati, in territorio nazionale ed estero, pari a 22,9 miliardi di tonnellate km (+8,6% rispetto al 2023) a fronte di una maggiore offerta di treni km (+11,7%). Il Trasporto Merci ha sviluppato nel 2024 investimenti tecnici pari a 297 milioni di euro (+64,1% vs il 2023) per il proseguimento del piano di rinnovo della flotta e per la manutenzione del parco loco e carri operativo. I ricavi operativi del Settore Urbano nel 2024 ammontano a 586 milioni di euro, registrando un incremento (circa 200%) attribuibile principalmente all’operazione di vendita dello Scalo Farini e San Cristoforo di Milano. Nel 2024 gli investimenti tecnici del Settore Urbano sono pari a 10 milioni di euro (48 milioni di euro nel 2023) e si riferiscono alla manutenzione e valorizzazione degli asset immobiliari di proprietà del Gruppo FS.