IL CONVEGNO ANCE sull'IA

Brancaccio: “Occasione per colmare il gap di PRODUTTIVITA’ ma non lasciamo indietro le Pmi. Il 7% dei fondi Pnrr alle costruzioni va alla transizione digitale contro il 57% per il green”

19 Feb 2025 di Giorgio Santilli

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Brancaccio: “Occasione per colmare il gap di PRODUTTIVITA’ ma non lasciamo indietro le Pmi. Il 7% dei fondi Pnrr alle costruzioni va alla transizione digitale contro il 57% per il green”

LA SFIDA DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLE COSTRUZIONI

“Colmare il gap di produttività attraverso un’accelerazione della transizione digitale è per noi una sfida inevitabile e prioritaria. Per le imprese, la digitalizzazione dei processi di gestione rappresenta un’opportunità fondamentale per ottimizzare la gestione delle risorse, monitorare costi e tempi di esecuzione, ridurre sprechi e migliorare la competitività”. La presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili, Federica Brancaccio, utilizza il momento dei saluti iniziali al convegno sull’Intelligenza Artificiale organizzato da Ance, per mandare alcuni messaggi politici all’interno e fuori dell’organizzazione.

Spetterà al vicepresidente Massimo Deldossi entrare nel merito, anche tecnico, delle questioni da affrontare e sottolineare che l’Ance ora aggiunge alle sue vocazioni tradizionali anche quella di fornire servizi alle imprese. Ma le coordinate di fondo devono essere chiare per un mondo che deve affrontare una trasformazione tanto profonda. “Per ottenere risultati efficaci – dice Brancaccio – è fondamentale che non si crei un divario tecnologico tra grandi imprese e piccole imprese. Questa disparità potrebbe limitare l’accesso delle microimprese alle opportunità offerte dall’IA, ampliando le disuguaglianze tecnologiche e penalizzando la loro capacità competitiva e produttiva”.

Ma il messaggio più forte è rivolto all’esterno e nasce dal lavoro di monitoraggio svolto dall’associazione sul Pnrr. “Negli ultimi anni – dice Brancaccio – gli investimenti pubblici destinati al settore delle costruzioni si sono concentrati principalmente su iniziative volte a supportare la transizione verde, lasciando in secondo piano la transizione digitale. L’analisi dei dati relativi alle misure del PNRR evidenzia chiaramente questo squilibrio: mentre il 57% dei finanziamenti destinati al settore delle costruzioni contribuiscono alla transizione ecologica, solo il 7% è destinato alla transizione digitale. Questo divario sottolinea la necessità di un maggiore impegno per promuovere la trasformazione digitale nel settore. Serve una strategia nazionale per l’intelligenza artificiale delle costruzioni, superando politiche e programmi frammentati che fino ad oggi non sono riusciti a innescare una vera rivoluzione digitale, e consentendo così alle imprese, anche di medie e piccole dimensioni, di affrontare al meglio questa sfida”.

Una risposta arriverà più tardi dal sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, con la disponibilità a costruire tavoli in cui imprese e governo si possano parlare per non perdere le occasioni che l’innovazione oggi ci consente.

Stefano Napoletano, senior partner di McKinsey, responsabile mondiale per il  settore delle costruzioni, la mette in un altro modo, chiaro ed efficace: “Nel settore delle costruzioni – dice – le problematiche rispetto all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale sono le stesse in tutti i Paesi. Il mondo delle costruzioni è molto indietro nei processi di digitalizzazione e questo vale anche nello specifico italiano. Ma oggi l’accelerazione dell’IA consente di ‘zompare’, per dirla alla romana, tutto il percorso della digitalizzazione e di assorbire rapidamente questo gap”.

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