PROFESSIONISTI RIUNITI A ROMA TRE

Il Salva-casa INTERESSA in Italia oltre metà degli immobili. I notai: bene le norme sulle tolleranze

La stima arriva dagli ordini romani riuniti a Roma Tre. Secondo Marco Forcella, Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti di Roma Velletri Civitavecchia, “il 2% di tolleranza precedentemente ammesso era poco o nulla per un appartamento di medie dimensioni”. Per il presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma, Alessandro Panci, “è necessaria una revisione organica del Testo unico edilizia, che è datato e non ci aiuta a intervenire sul patrimonio edilizio. Inoltre, il decreto territorialmente in Italia si sta applicando in maniera diversa”. A oggi sono otto le Regioni che hanno emanato circolari esplicative. Salvini: “Presto tangibili i primi risultati della legge” dopo le linee guida del Mit.

16 Feb 2025 di Mauro Giansante

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Il Salva-casa INTERESSA in Italia oltre metà degli immobili. I notai: bene le norme sulle tolleranze

Oltre la metà degli immobili italiani potrebbe beneficiare delle nuove possibilità di sanatoria delle piccole difformità, con effetti immediati sull’incremento della domanda di incarichi e servizi professionali. La stima arriva dal palco dell’Aula Magna della Facoltà di Lettere di Roma Tre dove venerdì si sono riuniti per la prima volta i cinque ordini professionali di Roma. Ma oltre alla previsione, la giornata è servita per riepilogare i punti di luce e le ombre del decreto Salva Casa divenuto legge a luglio scorso.

Una legge importante, ha detto il ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini, per aiutare gli italiani a regolarizzare le piccole difformità edilizie e permettere di conseguenza una più facile commerciabilità degli immobili. Riparte il mercato, ripartono le famiglie, ha sottolineato Salvini. “Questa è una norma che semplifica, libera energie, sburocratizza, penso al silenzio assenso.  Tanti comuni non hanno uffici tecnici, ecco perché le nostre linee guida non hanno qualifica di norma ma sono indicazioni per andare ad accettare le domande. Per questo, ringrazio la Regione Lazio, tra le prime Regioni a fare linee guida. I primi risultati della legge saranno presto tangibili”, ha infine promesso. Intanto, negli uffici del Comune di Roma sono ancora pendenti circa 170.000 pratiche di richieste di condono.

Salva-casa: le linee guida del MIT semplificano (in ritardo), ma non risolvono del tutto le criticità del settore

Restando ancora sugli aspetti positivi del Salva Casa ribaditi dai professionisti romani, “ben vengano” gli obiettivi che pone ha detto il numero uno degli Architetti capitolini Alessandro Panci. Per Marco Forcella, Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti di Roma Velletri Civitavecchia, “il Decreto ha intercettato esigenze e criticità che giornalmente affrontiamo nei nostri studi, prevedendo un iter più semplice per sanare i così detti abusi minori. Si rende più rapida la commercializzazione degli immobili che presentano lievi difformità e mi riferisco in particolare al regime delle tolleranze i cui limiti sono stati estesi. Il 2% di tolleranza precedentemente ammesso era poco o nulla per un appartamento di medie dimensioni. In generale, poco cambia per noi Notai, da sempre garanti delle transazioni immobiliari, quando ci imbattiamo in abusi maggiori o in assenza di titolo edilizio o di totale difformità. Non possiamo ricevere atti relativi a immobili affetti di questa tipologia a pena di nullità”.

Ma altrettanto importanti sono stati i punti negativi rimarcati. Lo stesso Panci ha ricordato che “è necessaria una revisione organica del Testo unico dell’edilizia, che è datato e non ci aiuta a intervenire sul nostro patrimonio edilizio. Ci sono una serie di criticità che vanno superate e che dipendono anche dal fatto che il decreto territorialmente in Italia si sta applicando in maniera diversa”. Lo stesso Salvini ha ammesso che serve che da Bolzano a Catania non ci siano interpretazioni differenti della legge e i cittadini possano essere tutelati ovunque nello stesso modo, disponendo delle stesse possibilità di sanare e commercializzare un immobile. Per Erica Mazzetti (Forza Italia), serve una legge delega basata sui principi come per il Codice degli appalti.

Tutti i professionisti romani hanno auspicato, sollecitati anche da alcuni esponenti delle opposizioni come Agostino Santillo (M5S) e Roberto Morassut (Pd) intervenuti a Roma Tre, che il Dl diventi realmente applicabile, in quanto al momento i tecnici denunciano difficoltà pratiche, dalla mancanza di modulistica uniformata a visioni differenti da parte dei funzionari degli enti locali. “L’obiettivo comune è quello di semplificare gli iter burocratici per il cittadino. Senza una sinergia efficace, rischiamo di vedere fallire anche l’intento stesso del decreto. Operiamo sotto un’obbligazione di risultato, che implica la necessità di fornire un progetto che sia non solo utilizzabile, ma anche realizzabile”, ha ricordato Massimo Cerri, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma. E a proposito di realizzabilità, Emilia-Romagna, Sicilia, Lazio (dove si lavora all’innalzamento delle variazioni essenziali dal 2 al 15%), Liguria, Umbria, Veneto, Lombardia e Campania sono le Regioni che sin qui hanno varato circolari esplicative per provare a chiarire i punti critici del decreto 69/2024. Punti critici che continuano a essere tanti e diversi da territorio a territorio.

 

 

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