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Lamezia Terme si RIGENERA con sedici linee di intervento. Progetti condivisi con la cittadinanza, obiettivo termine lavori a fine 2025-inizio 2026

L’Assessore all’urbanistica Francesco Stella: “Conclusa la difficile acquisizione dei beni privati per il social housing, adesso risolviamo la carenza di personale”.

16 Feb 2025 di Mauro Giansante

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Lamezia Terme si RIGENERA con sedici linee di intervento. Progetti condivisi con la cittadinanza, obiettivo termine lavori a fine 2025-inizio 2026

Lamezia Terme si rigenera con risorse provenienti da vari fondi, 160 milioni in totale, e programmi integrati l’uno con l’altro che daranno un nuovo volto alla città tra la fine del 2025 e l’inizio del prossimo anno. A spiegare nel dettaglio i singoli interventi a Diario Diac è l’assessore all’Urbanistica Francesco Stella.

“Il progetto principale è il Pinqua (acronimo di Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare), dove Lamezia fa parte degli otto casi pilota da 100 milioni in totale e che prevede 16 linee di intervento che investono tutto il territorio comunale”, racconta. “Ma accanto a questi finanziamenti ce ne sono anche altri, sia Pnrr come quello di rigenerazione urbana del fondo del ministero degli Interni contro la marginalizzazione, sia ad altri fondi Pnrr e che riguardano gli asili nido (tre), opere di edilizia scolastica (demolizione e ricostruzione con miglioramento sismico), interventi sugli impianti sportivi, due, oltre all’altra linea che riguarda i lavori sui beni confiscati alla criminalità organizzata”. E ancora, “c’erano altri fondi che abbiamo dovuto rallentare ma senza perderli, cioè quelli dei programmi ordinari Ue, il fondo agenda urbana sugli immobili comunali, e ancora un altro intervento in fase finale sul piano città da 30 milioni”. In tutto, racconta l’Assessore Stella, “per Lamezia – che ha circa 70mila abitanti – parliamo di una mole di risorse pari a quasi 160 milioni di euro”. E i lavori verranno ultimati tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. “Salvo imprevisti”, avverte Stella.

Addentrandoci nelle peculiarità degli interventi di rigenerazione in corso, “uno dei caratteri fondamentali degli interventi Pinqua riguarda la lotta allo spopolamento dei centri storici e prevede l’acquisizione a patrimonio comunale di diverse unità immobiliari abbandonate, con ristrutturazione o restauro a seconda dei casi, per poi destinarli ad alloggi sociali (social housing)”. Una linea di intervento, aggiunge Stella, “su cui c’è una inversione di tendenza per Lamezia, con interventi puntuali”. E a rendere l’intervento “complicato”, spiega a Diac, è stata “la difficoltà di acquisire beni privati abbandonati da anni con un sistema proprietario plurimo. Ma ora è un’operazione conclusa”, esulta. Ancora sui centri storici: “C’è poi la linea di riqualificazione della viabilità esterna e interna con interventi di recupero anche simbolico sulla produzione di energia elettrica grazie ai mulini adattati a micro-generatori”. Andando nel resto della città, invece, “stiamo rigenerando tutta la costa con i due lungomare, che saranno finalmente collegati, e un sistema di mobilità ciclopedonale con cui stravolgiamo la mobilità urbana collegando le varie parti della città di quelli che erano i 3 ex comuni da cui sorse Lamezia Terme, agganciando anche l’aeroporto internazionale”. Infine, “stiamo riqualificando due parchi urbani anche dal punto di vista prettamente botanico con tutte le specie autoctone della Regione”.

Insomma, un nuovo volto per tutto il territorio. Ricorda poi Francesco Stella che “questa opera di riqualificazione avviene contestualmente all’attuazione di un piano urbanistico in vigore da un anno. Abbiamo messo insieme le linee di intervento Pinqua e il piano rendendo il tutto coerente”. E poi, “abbiamo coinvolto la cittadinanza con tanti incontri informativi dove sono state raccolte e condivise idee e criticità sui progetti”. Quanto alle criticità, appunto, il vero tasto dolente “è il personale carente, con poche persone portiamo avanti questa mole di lavoro ma le difficoltà ci sono state. Ora stiamo spingendo sia sul piano motivazionale di chi già lavora, sia su nuove assunzioni”. Infine, un auspicio: “La scadenza dei fondi Pnrr andrebbe allungata”. Un’ipotesi di cui si parla non solo a Lamezia Terme.

 

 

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