La prima edizione dell'Airport Day

Intermodalità, green, collegamenti con le città: la SCOMMESSA degli aeroporti post-Pnrr

Bisogna ancora attendere per il varo del nuovo Piano nazionale degli aeroporti che definirà il nuovo assetto e le nuove regole del sista. Una priorità sarà quella di dare impulso alle rete regionali e interregionali, che in una visione politicentrica supera logiche di campanile. “Non ci sono soltanto Roma e Milano”, ha detto Salvini. La prima edizione dell’Airport Day di Assaeroporti ha voluto sottolineare la strategicità degli aeroporti  come motore di sviluppo del Paese e di un sistema di reti e connessioni con le altre modalità di trasporto e con le città e il territorio

05 Feb 2025 di Maria Cristina Carlini

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Il nuovo Piano nazionale degli aeroporti si fa attendere. Il dossier al quale aveva lavorato l’ex viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Galeazzo Bignami (ora capogruppo di Fdi alla Camera) sarebbe pronto da tempo – addirittura mesi come riferiscono gli operatori del settore – ma non è ancora stato varato. Forse, per questo, la prima edizione dell’Airport Day, organizzata ieri da Assaeroporti, poteva essere un’ottima occasione per l’annuncio ufficiale. Ma dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, che ha partecipato all’evento, è arrivata solo l’assicurazione di una prossima pubblicazione. Eppure, questo è un passaggio particolarmente atteso dal settore perchè è il Pna che definisce l’assetto della rete nazionale. Rete che, secondo le anticipazioni, sarà incentrata sulla costituzione di sistemi regionali e interregionali, con l’obiettivo di superare la logica, anzi la lotta, dei campanili. E sarà, infatti, per questo un piano policentrico. E’ il Pna che dovrà dire una parola chiara sul sistema degli incentivi, sullo sviluppo del cargo. Insomma, dovrà porre le condizioni per dare un forte impulso alla competività del settore a fronte della “tumultuosa crescita” che l’attende, come ha detto il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo,

Un settore che nel 2024 ha macinato record. Negli aeroporti italiani sono transitati 220 milioni di passeggeri e 1,25 milioni di tonnellate di merci, il sistema ha raggiunto i livelli di traffico pre covid addirittura con tre anni di anticipo. Sono numeri di grandissimo impatto quelli presentati all’Airport Day, che, oltre all’evento di Roma, ha visto una serie di iniziative diffuse in 17 scali italiani. Ma ci sono altri numeri sui quali si è posto l’accento per dare la misura della strategicità del comparto (eloquente, del resto,  è il titolo dell’evento: “Aeroporti in pista per il Paese”), che incide per il 3,8% sul Pil italiano e genera 1,3 milioni di posti di lavoro, e dell’effetto moltiplicatore degli investimenti aeroportuali sull’intera economia. Per ogni euro investito negli aeroporti si generano 3,2 euro nell’intera economia, per ogni milione in più di passeggeri si creano 552 posti di lavoro e 6.105 a livello nazionale. Insomma, i grandi esclusi dagli investimenti del Pnrr – “scelta scellerata”, ha ribadito Borgomeo  – sono un motore di crescita e si spingono sempre di più sulle frontiere dell’innovazione e della sostenibilità.

Salvini: “stiamo investendo sull’intermodalità, mio impegno è collegare gli aeroporti alle città”

Una crescita, quella del settore aeroportuale, che si incardina, anzi deve incardinarsi, in un piano di sviluppo intermodale e che deve realizzare un’integrazione con il territorio e con le città interessate. Quella dell’intermodalità è la priorità indicata da Salvini. “Stiamo investendo sull’intermodalità. Il mio impegno è di collegare sempre più velocemente gli scali aeroportuali ai centri e ai cittadini. Pensiamo solo a come è cambiata la vita per chi arriva a Linate: in 14 minuti dall’aeroporto arrivi in piazza Duomo, è chiaro che per i milanesi rispetto alla storica 73 che una volta ti portava dal Centro a Linate, cambia il mondo. Sono stato a Torino, a Venezia, ci sono progetti a Olbia e Bergamo”. Per Salvini, “non ci sono solo Milano Malpensa e Roma. Ci sono volontà di ulteriori aperture che stiamo esaminando, faccio l’esempio della richiesta della comunità economica di Agrigento di avere uno scalo “. E poi ci sono altre scommesse come quella dell’aeroporto di Perugia che “solo 5 anni fa era dato per chiuso e per morto e che chiude il 2024 con un fatturato di 534mila passeggeri. Ora, nell’ottavo centenario della morte di San Francesco, nel 2026, può darsi l’obiettivo di arrivare a un milione di passeggeri”. Secondo Salvini, il quadro dell’intermodalità vede anche altri importanti tasselli come la riforma della governance dei porti e la riforma delle concessioni autostradali. “Tutto questo va tenuto insieme, l’orchestra deve suonare insieme”.

Manfredi (Anci): “serve integrazione tra città e aeroporti, così è un’opportunità per il territorio”

C’è un altro elemento centrale che ha evidenziato il sindaco di Napoli e presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi,  ed è quello dell’integrazione tra città e aeroporti. “Oggi parlare di aeroporti significa parlare di città e dell’integrazione tra quelle che sono le funzioni aeroportuali e la vita delle nostre città, e questo significa avere una pianificazione integrata. Gli aeroporti sono un grande motore di sviluppo ma sono anche un pezzo importante sul territorio: quindi è fondamentale sviluppare progetti e programmi di trasporto proprio per garantire che l’aeroporto sia un un elemento importante, però, di una rete di trasporto che garantisce accessibilità, distribuzione sul territorio, trasporto su ferro, integrazione con i trasporti su gomma, proprio per fare in modo che poi l’accessibilità diventi una grande opportunità per un’area vasta”. Ma non solo. Per Manfredi, “l’aeroporto è un’opportunità per consentire sempre di più integrazione e sviluppo sociale, un’opportunità per i cittadini e per il territorio di prossimità”. Questo processo può avvenire un un dialogo continuo e costante tra sindaci e gestori in “una visione integrata” città- aeroporto- territorio.

Il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, ha parlato di partenza “rock” del comparto.  E’ stato “un modello Italia vincente, favorito all’epoca dalla visione con cui il Governo e l’Enac hanno consentito l’attuazione di interventi economici keynesiani, favorendo la tenuta del sistema e valorizzando le persone, la forza lavoro, autentico patrimonio del comparto, fatto di ampie e qualificate professionalità”. Ora, “l’obiettivo di Enac, oggi come allora, è quello di potenziare il trasporto aereo quale elemento trainante di sviluppo, valorizzando, come abbiamo fatto nel PNA, l’eccezionale riserva infrastrutturale italiana, che avrà il merito di realizzare una mobilità innovativa, con collegamenti aria – aria, favorire la delocalizzazione turistica e la ricchezza dei territori più periferici, superando la saturazione del traffico ground tutelando la qualità dei servizi e la tutela dei passeggeri, da sempre al centro della nostra missione”.

Per Leopoldo Destro, delegato del presidente di Confindustria per i trasporti, la logistica e l’industria del turismo, “è evidente l’effetto moltiplicatore del settore”:  “gli aeroporti non sono solo punti di transito, ma veri e propri hub di sviluppo capaci di generare valore per il tessuto economico e sociale del Paese” e “le infrastrutture aeroportuali, poi, sono in costante evoluzione, al centro di un dinamico processo di innovazione e trasformazione. In questo contesto, la tecnologia (ad es. IA e droni) offre opportunità straordinarie per ridurre le emissioni e migliorare la logistica aeroportuale. Confindustria è consapevole del ruolo centrale del trasporto aereo nel più ampio quadro della logistica integrata e dell’intermodalità, vera chiave di sviluppo per un sistema di trasporti sostenibile ed efficiente. A tal fine è nato l’Osservatorio permanenente sulla dotazione infrastrutturale e sui flussi di traffico merci in Italia”.

Ad assicurare il supporto di Sace alle imprese che investono è stata Alessandra Ricci, amministratore delegato della società . “Siamo al fianco delle imprese che investono in capacità aeroportuale e di tutto il comparto con le filiere annesse. Nell’ultimo anno abbiamo supportato l’ampliamento e l’efficientamento degli aeroporti toscani, di Bergamo e di Verona. E durante la pandemia abbiamo sostenuto la metà degli aeroporti dei 41 totali sul territorio nazionale dando ossigeno all’occupazione e a tutti i fornitori di filiera. Per dare maggiore impulso dobbiamo lavorare in modo integrato su tutta la rete infrastrutturale. Il nostro intervento abbraccia tutte le infrastrutture: nell’ultimo anno abbiamo sostenuto progetti di rilievo strategico per l’Italia per un totale di oltre 10 miliardi di euro generando un impatto sulla produzione di 35 miliardi e salvaguardando 140mila posti di lavoro. Siamo pronti a continuare a fare la nostra parte per far crescere l’Italia”.

Borgomeo: “ecco il Manifesto degli aeroporti italiani, impegno e valori condivisi per lo sviluppo e l’innovazione”

In occasione dell’Airport Day, Assaeroporti ha lanciato il nuovo Manifesto degli aeroporti italiani “per sottolineare l’impegno delle società di gestione per l’innovazione, la transizione green e per un futuro sempre più inclusivo e attento alle esigenze dei passeggeri e dei territori”, ha sottolineato Borgomeo. Si tratta, ha spiegato, di “un documento che sintetizza, in cinque punti, i valori e gli obiettivi che muovono il sistema aeroportuale. È un impegno condiviso per un presente e un futuro dove mobilità, sviluppo, innovazione e inclusività viaggiano insieme.

Questi i cinque punti: “1. Al servizio dei passeggeri. Gli aeroporti garantiscono il diritto alla mobilità delle persone e la circolazione delle merci, rendendo i territori più accessibili e favorendo l’incontro tra popoli e culture. Le società di gestione lavorano per migliorare l’esperienza di viaggio per tutti, con particolare attenzione ai passeggeri con disabilità o mobilità ridotta;  2. Sviluppo e dialogo con le comunità locali. Gli aeroporti collaborano con le istituzioni per promuovere lo sviluppo economico, turistico e sociale dei territori. Con politiche attente al bene comune, creano nuove opportunità di crescita per le comunità.3. Inclusività e benessere. Gli aeroporti promuovono pari opportunità e uguaglianza di genere. Attraverso iniziative per il benessere dei dipendenti e della comunità aeroportuale, si adoperano per rendere gli scali luoghi di lavoro accoglienti, inclusivi ed equi. 4. Sostenibilità ambientale. Per una mobilità aerea più sostenibile, gli aeroporti investono in energie rinnovabili, adottano modelli di economia circolare e realizzano interventi a basso impatto ambientale. Promuovono, inoltre, mezzi di trasporto green per ridurre l’impronta ecologica. 5. Innovazione tecnologica. Le società di gestione puntano sull’innovazione per migliorare i servizi e aumentare l’efficienza degli scali. Gli aeroporti, infrastrutture moderne e all’avanguardia, anticipano le sfide future della mobilità”.

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