L'ESAME

L’Inu BOCCIA la pdl Lazio sulla semplificazione urbanistica

Misure da ‘condono edilizio’, serve una nuova normativa regionale. Il gruppo di lavoro coordinato da Lucio Contardi ha sottolineato che gli interventi che si prospettano “pur contenendo alcune utili innovazioni, vanno complessivamente nella direzione opposta alle effettive esigenze di rigenerazione urbana di Roma e degli altri centri urbani del Lazio”.

21 Gen 2025 di Giusy Iorlano

Condividi:

E’ partito solo due giorni fa, il 20 gennaio, in commissione urbanistica del Consiglio regionale del Lazio, l’esame della proposta di legge sulla semplificazione urbanistica, di iniziativa della Giunta regionale, ma la tensione è già alta. Preoccupazione per l’impostazione della proposta di legge 171 che riforma diverse leggi in materia urbanistica, in particolare la numero 7 del 2017, è stata espressa dalla sezione Lazio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, che richiama invece l’urgenza dell’approvazione di una nuova legge regionale sul governo del territorio, per cui alcune misure vanno addirittura verso il “condono edilizio”.

In particolare, in un documento dell’Inu Lazio redatto da un apposito gruppo di lavoro, composto da Lucio Contardi (coordinatore), Gianfranco Buttarelli, Paolo Colarossi, Daniele Iacovone, Marco Tamburini, Daniel Modigliani, Simone Ombuen e Marcello Seva, si sottolinea che gli interventi che si prospettano “pur contenendo alcune utili innovazioni, vanno complessivamente nella direzione opposta alle effettive esigenze di rigenerazione urbana di Roma e degli altri centri urbani del Lazio”.

La legge regionale 7/2017

Questa legge, istituendo i Programmi di rigenerazione urbana, ha dato ai comuni l’opportunità di programmare, sulle parti di città degradate, interventi edilizi, sociali ed economici; consente, inoltre, anche ai comuni di individuare come ambiti di riqualificazione e recupero edilizio le zone in cui concentrare interventi di ristrutturazione e/o sostituzione edilizia. D’altra parte, la legge del 2017, varata in coincidenza con l’esaurimento del cosiddetto “piano casa” del 2009, ha previsto anche, al di fuori della programmazione comunale, la possibilità di interventi diretti di ampliamento degli edifici in deroga ai piani urbanistici; ha infine previsto che i comuni possano approvare varianti al PRG per facilitare il cambio di destinazione d’uso degli edifici e per premiare con incentivi volumetrici il miglioramento sismico e l’efficienza energetica.

Un primo bilancio della legge, a sette anni di distanza dalla sua entrata in vigore, “dovrebbe constatare una scarsa applicazione – da parte dei comuni – delle misure orientate sui tessuti urbanistici da rigenerare, ma anche – nel caso di Roma – un significativo incremento degli interventi diretti di demolizione e ricostruzione nelle parti di città di maggior pregio (Parioli, Nomentano, Salario, Prati), meno bisognose di rigenerazione urbana – sottolinea l’Istituto – Spesso questi interventi, ammessi automaticamente per legge, hanno creato le proteste degli abitanti e seri dubbi sulla loro legittimità”.

Secondo Inu Lazio, dunque, ci si dovrebbe concentrare sul perfezionamento e il potenziamento dei programmi di rigenerazione urbana “mediante lo snellimento procedurale per i piani, ma anche attribuendo loro risorse pubbliche per attivare strategie territoriali integrate, sociali, economiche ed ambientali. Serve insomma un approccio più urbanistico e meno edilizio”, invece di, come fa la proposta di legge 171, agire sul piano degli incentivi edilizi. “La Proposta di legge va nella direzione opposta: per gli interventi diretti aumenta gli incentivi volumetrici (dal 20% al 30% nelle abitazioni e dal 10% al 20% negli edifici produttivi) e li ammette anche nei comuni sprovvisti di Prg; per i programmi di rigenerazione urbana, agisce solo incrementando gli incentivi volumetrici (dal 35% al 60%) e riduce ad ‘eventuale’ la quota di edilizia residenziale pubblica”. Inoltre ulteriori misure, sempre previste nella proposta, secondo l’Inu Lazio, strizzano l’occhio al “condono edilizio”, come quelle relative ai sottotetti esistenti e all’edificazione in zona agricola.

Rigenerazione urbana e contenimento del consumo di suolo

L’Istituto sottolinea, ancora, la necessità di raggiungere gli obiettivi di rigenerazione urbana e contenimento del consumo di suolo. Per promuovere una nuova stagione urbanistica orientata alla rigenerazione delle città e dei loro tessuti più degradati “servirebbe una nuova legge urbanistica regionale che, sul modello della legge di principi proposta dall’Inu, indirizzi il governo del territorio verso strategie di sostenibilità e promuova strumenti di pianificazione più agili, orientati al principio di coerenza (anziché di conformità) con gli obiettivi di rigenerazione”. La Regione Lazio solo nel 1999 si è data una legge urbanistica (LR 38/99), spesso criticata per la sua rigidità, mentre le altre regioni italiane negli ultimi 30 anni hanno sviluppato leggi urbanistiche di seconda e terza generazione, più aderenti alle necessità del territorio. L’Inu Lazio ritiene che occorra, quindi, colmare questo gap che penalizza il territorio regionale.

Approvati tre articoli della proposta di legge

Nel corso della seduta del 20 gennaio, sospesa al momento della votazione sull’articolo 5 per mancanza del numero legale, sono stati comunque approvati 40 emendamenti, di cui 7 dell’assessore all’Urbanistica Pasquale Ciacciarelli. Sono stati approvati l’articolo 1, che modifica la legge 38 del 1999 (Norme sul governo del territorio), con particolare riferimento alle zone agricole, l’articolo 3 che modifica la legge 3 del 2009 (Disposizioni per il recupero a fini abitativi dei sottotetti esistenti) e l’articolo 4 che modifica Il collegato alla legge di stabilità del 2022 con particolare riferimento alle procedure in materia urbanistica. Infine, è stato accantonato, per approfondire il contenuto di due emendamenti, l’articolo 2 che modifica le norme sulla rigenerazione urbana. La presidente Laura Corrotti ha aggiornato la seduta a mercoledì 22 gennaio alle 10.30.

Argomenti

Argomenti

Accedi