La giornata

Meloni, nuova DIPLOMAZIA energetica: intese con Albania e Eau

  • Guasti sospetti, le Fs presentano un esposto denuncia
  • Bankitalia: debito pubblico sopra il tetto dei 3 mila miliardi di euro
  • Nel 2024 il Pil tedesco cala dello 0,2%, giù per il secondo anno consecutivo
  • A novembre la produzione industriale dell’eurozona cresce dello 0,2%, -1,9% annuo
  • Dalle costruzioni all’automotive, partnership strategica tra Confindustria e Slovacchia

15 Gen 2025

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“Se vogliamo che la transizione energetica sia concreta e sostenibile, dobbiamo garantire che sia completata da infrastrutture adeguate. E sono certa che lo sviluppo delle interconnessioni possa essere la chiave di volta di una nuova diplomazia energetica, per moltiplicare le opportunita’ di cooperazione tra noi e generare benefici condivisi per tutti”. E’ il messaggio lanciato dalla premier, Giorgia Meloni, parlando al World Future Energy Summit nell’ambito dell’Abu Dhabi Sustainability Week. “Il futuro della transizione energetica e della digitalizzazione – ha detto – dipendera’ dalla nostra capacita’ di di trovare un equilibrio tra sostenibilita’ e innovazione. Dobbiamo elaborare un mix energetico equilibrato, basato sulle tecnologie gia’ esistenti, su quelle che stiamo sperimentando e su quelle che dobbiamo ancora identificare. Non mi riferisco solo alle energie rinnovabili, ma anche al gas, ai biocarburanti, all’idrogeno verde e alla cattura dell’anidride carbonica, senza dimenticare la fusione nucleare”. Ad Abu Dhabi, alla presenza di Meloni, dello Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti, e del primo ministro albanese Edi Rama, Eau, Italia e Albania hanno firmato un innovativo quadro di partenariato tripartito per aumentare la cooperazione nell’ambito delle energie rinnovabili e dell’infrastruttura energetica. La partnership è stata firmata dal ministro dell’Industria e delle Tecnologie avanzate emiratino e presidente di Masdar, Sultan Al Jaber, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e Belinda Balluku, vice primo ministro e ministra delle Infrastrutture e dell’Energia albanese”. IL quadro di partenariato strategico tripartito, affermano i tre Paesi, “segna un passo significativo verso il rafforzamento della sicurezza energetica, la promozione dello sviluppo sostenibile e l’accelerazione della transizione verso l’energia pulita nella regione del Mediterraneo”. “Il partenariato delinea le principali aree di cooperazione tra Emirati Arabi Uniti, Italia e Albania, inclusa l’implementazione di progetti di energia rinnovabile della portata di diversi gigawatt in Albania, concentrandosi su soluzioni fotovoltaiche solari, eoliche e ibride con potenziale di accumulo tramite batterie. Una parte significativa di questa energia rinnovabile sarà trasmessa in Italia”, spiegano i tre Paesi in una nota. “Il partenariato supervisionerà la costruzione di un’interconnessione transfrontaliera per la trasmissione di elettricità che collegherà Albania e Italia”.

Guasti sospetti, le Fs presentano un esposto denuncia

Il Gruppo FS, alla luce dell’ennesimo incidente anomalo sulla rete e di un elenco di circostanze altamente sospette, ha preparato un esposto denuncia molto dettagliato che ha depositato ora presso le autorità competenti. In particolare, rilevano le FS, gli orari in cui si sono verificati alcuni problemi (non può essere un caso che si tratti di quelli più complicati per la circolazione ferroviaria, con ricadute pesanti su tutta la rete), il tipo di guasti e la loro frequenza stanno destando più di qualche interrogativo. Il Mit, fa sapere il dicastero in una nota, prende atto con estrema attenzione dell’iniziativa del gruppo Fs che ha deciso di presentare alle autorità un esposto alla luce di troppi episodi sospetti che hanno avuto ricadute sulla circolazione ferroviaria. Il vicepremier e ministro Matteo Salvini segue con il massimo scrupolo tutte le problematiche relative ai trasporti e – a proposito di ferrovie – ha sempre richiamato la necessità di garantire un servizio all’altezza nonostante i numeri record di cantieri, passeggeri e treni in circolazione che mettono sotto pressione tutto il trasporto su ferro. L’esposto del gruppo Fs alle autorità è un fatto rilevante e molto preoccupante: il Ministero auspica chiarezza nel più breve tempo possibile. Intanto, il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, sottolinea  l’incremento del volume di traffico che “ha raggiunto un record nel nostro Paese, fino a 9.000 treni al giorno, oltre ad aver aumentato sensibilmente il numero dei cantieri rispetto agli anni precedenti. Le cause del ritardo riguardo l’affidabilità delle infrastrutture, oltre al meteo e altri fattori interconnessi. C’è – riferisce Rixi –  un confronto costante con il gestore per gli interventi di ammodernamento e la manutenzione ordinaria e straordinaria. FS ha attivato misure di assistenza aggiuntive, tra cui strumenti di smart caring. Per i treni impattati è stato erogato il rimborso integrale. Mentre per le Frecce è stato avviato già lo smart refunding. È partito uno studio per una razionalizzazione delle tratte in attesa che le nuove opere vengano portate a termine. Il 2024 e il 2025 saranno gli anni più critici per la circolazione ferroviaria. Stiamo studiando come remunerare giustamente i cittadini e cambiare l’informazione. FS dovrebbe attivare un piano nelle prossime settimane”.

 

Bankitalia: debito pubblico sopra il tetto dei 3 mila miliardi di euro

Lo scorso novembre il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 23,9 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 3.005,2 miliardi. L’aumento riflette quello delle disponibilità liquide del Tesoro (20,9 miliardi, a 63,9) e il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (3,2 miliardi); in senso opposto ha operato l’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (complessivamente 0,2 miliardi). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito consolidato delle Amministrazioni centrali è aumentato di 23,9 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali e quello degli Enti di previdenza sono rimasti invariati. La vita media residua è rimasta stabile a 7,8 anni. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è diminuita al 21,8 per cento (dal 22,1 per cento del mese precedente); a ottobre (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti è aumentata al 30,5 per cento (dal 30,2 per cento del mese precedente), mentre quella in capo agli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è lievemente diminuita al 14,3 per cento (dal 14,4 per cento in settembre). Lo scorso novembre le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 51,7 miliardi, in diminuzione dello 0,1 per cento (0,1 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2023. Nei primi undici mesi dell’anno scorso le entrate tributarie sono state pari a 504,3 miliardi, in aumento del 5,0 per cento (24,2 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

Nel 2024 il Pil tedesco cala dello 0,2%, giù per il secondo anno consecutivo

Non tira più la locomotiva tedesca. Come era nelle attese, nel 2024 il Pil della Germania è sceso dello 0,2%, dopo il calo dello 0,3% nel 2023. A indicarlo sono i dati preliminari diffusi dall’Istituto di statistica nazionale, Destatis. Nel quarto trimestre del 2024, il Pil è sceso dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. La ripresa prevista per il 2025 si annuncia marginale. La Bundesbank prevede una crescita di appena lo 0,2% e avverte che è possibile un’altra contrazione se il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump darà seguito alle sue minacce sui dazi.

 

A novembre la produzione industriale dell’eurozona cresce dello 0,2%, -1,9% annuo

Crescita ancora debole per l’industria dell’eurozona. A novembre, la produzione dell’area euro è cresciuta dello 0,2% rispetto al mese precedente e dello 0,1% nell’intera Ue. A ottobre, la produzione era cresciuta dello 0,2% nell’area euro e dello 0,4% nella Ue. Su base annua, la produzione industriale è diminuita dell’1,9% nella zona euro e dell’1,7% nella Ue.  Nell’area dell’euro a novembre rispetto a ottobre la produzione industriale e’ aumentata dello 0,5% per i beni intermedi, dell’1,1% per l’energia, dello 0,5% per i beni strumentali, dell’1,5% per i beni di consumo durevoli, dello 0,1% per i beni di consumo non durevoli. Nella Ue e’ aumentata dello 0,4% per i beni intermedi, dell’1,3% per l’energia, dello 0,1% per i beni strumentali, dell’1,1% per i beni di consumo durevoli; e’ diminuita dello 0,1% per i beni di consumo non durevoli. Gli incrementi mensili piu’ elevati sono stati registrati in Belgio (+8,7%), Malta (+7,1%) e Lituania (+4,3%). Le diminuzioni piu’ significative sono state osservate in Irlanda (-5,8%), Lussemburgo (-3,9%) e Portogallo (-3,4%). Nella zona euro rispetto a novembre 2023 la produzione industriale e’ diminuita del 2,5% per i beni intermedi, dell’1,3% per l’energia, del 2,8% per i beni strumentali, dell’1% per i beni di consumo durevoli; e’ rimasta stabile per i beni di consumo non durevoli. Nella Ue e’ diminuita dell’1,9% per i beni intermedi, dello 0,8% per l’energia, del 2,6% per i beni strumentali; e’ rimasta stabile per i beni di consumo durevoli; e’ aumentata dello 0,1% per i beni di consumo non durevoli. Le maggiori diminuzioni annuali sono state registrate in Croazia (-6,6%), Irlanda (-5,6%) e Austria (-5%). Gli aumenti piu’ elevati sono stati osservati a Malta (+13,5%), Belgio (+8,7%) e Grecia (+4,8%).

Dalle costruzioni all’automotive, partnership strategica tra Confindustria e Slovacchia

Approfondire le opportunità commerciali e di investimento in Slovacchia, con focus su settori chiave come macchinari, energia, IT, elettronica, costruzioni, chimica e farmaceutica, alimentare, tessile e automotive. Questo l’obiettivo della conferenza “Why Slovakia? Fit for Investing and Trade”, svoltasi a Roma e organizzata da Confindustria e dall’Ambasciata della Repubblica Slovacca in Italia, con il supporto del MAECI, MIMIT e ICE-Agenzia. L’evento ha raccolto 150 partecipanti tra istituzioni, agenzie per gli investimenti, associazioni imprenditoriali e 65 imprese italiane. Sono intervenuti, tra gli altri: Barbara Cimmino, Vice Presidente per l’Export e l’Attrazione degli Investimenti di Confindustria, Peter Pellegrini, Presidente della Repubblica Slovacca, Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Denisa Sakova, Vice Primo Ministro e Ministro dell’Economia Slovacca, e il Presidente di ICE-Agenzia, Matteo Zoppas.

“Le nostre imprese guardano con grande interesse alla Slovacchia, un Paese che ha dimostrato straordinaria solidità economica e capacità di crescita. Condividiamo una forte vocazione manifatturiera e una spiccata propensione all’export. Ed è per consolidare questi legami che stiamo potenziando la cooperazione tra le nostre università”, ha detto Barbara Cimmino, Vice Presidente per l’Export e l’Attrazione degli Investimenti di Confindustria. “Se l’Italia rappresenta un ponte naturale verso il Mediterraneo, la Slovacchia, con la sua posizione strategica nel cuore dell’Europa centrorientale, è un hub essenziale per i corridoi paneuropei che attraversano il continente e per il commercio globale, in particolare verso i mercati dell’Est. Ma c’è di più – ha proseguito Cimmino -: secondo le stime del Centro Studi Confindustria, la Slovacchia si classifica al quarto posto tra 17 Paesi dell’Europa centrorientale per il potenziale di sviluppo delle esportazioni italiane. L’export italiano, infatti, potrebbe crescere di ulteriori 1,87 miliardi di euro rispetto ai 4 miliardi del 2023 e ai 2,8 miliardi del 2024”.

La Slovacchia è caratterizzata da stabilità economica, posizione strategica e un ambiente favorevole agli affari. L’appartenenza all’Eurozona garantisce ulteriore stabilità, mentre la promozione dell’innovazione e il sostegno alle industrie chiave ne fanno una destinazione ideale per investimenti di qualità. Il settore industriale rappresenta il 35% del PIL del Paese, con automotive, macchinari, elettronica, chimica e farmaceutica come pilastri principali. Le relazioni commerciali tra i due Paesi sono solide: l’Italia è il settimo cliente e l’ottavo fornitore della Slovacchia, con un interscambio di circa 8,7 miliardi di euro nel 2023. Le esportazioni italiane comprendono principalmente prodotti in metallo, macchinari, mezzi di trasporto, apparecchi elettrici, prodotti tessili e abbigliamento. Inoltre, la Slovacchia si propone come potenziale snodo logistico verso l’Ucraina, offrendo nuove opportunità di partenariato per la futura ricostruzione del Paese.

“Pedalaria”, taglio del nastro per la nuova ciclovia dell’aeroporto di Fiumicino

Aeroporti di Roma ha inaugurato oggi “Pedalaria”, la nuova ciclovia che collega il “Leonardo da Vinci” alla città di Fiumicino, infrastruttura che
rientra tra le opere del “DPCM Giubileo 2025” ed è interamente finanziata da ADR con un investimento pari a 1.8 milioni di euro. Il nuovo percorso per pedoni e ciclisti parte dal principale scalo romano e si estende lungo 3.5 chilometri, per congiungersi, in viale del Lago di Traiano, alla pista ciclabile già esistente nella cittadina aeroportuale. La nuova ciclovia è il risultato di una proficua collaborazione tra ADR e l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Mario Baccini. “Pedalaria” offrirà infatti ai passeggeri, ai lavoratori dell’aeroporto e ai cittadini di Fiumicino la possibilità di vivere un’esperienza unica tra le bellezze naturali e le aree archeologiche, inclusi i Porti di Claudio e Traiano, intorno allo scalo. Si tratta dell’iniziativa più recente sulla sostenibilità promossa da ADR, in cui l’impronta green è garantita da diversi fattori, come l’utilizzo di materiali drenanti come il cemento “Idrodrain” e gli impasti di legno riciclabile, scelti per ridurre al minimo l’impatto ambientale;
i canali di scolo e “Rain garden” per la gestione delle acque; l’installazione di piante mediterranee provenienti dai 5 Continenti lungo l’ultimo tratto del percorso verso il Terminal 3, installazioni gestite nel rispetto del loro ciclo di vita. La realizzazione della nuova ciclovia rappresenta un ulteriore tassello della strategia di ADR, società del Gruppo Mundys, che ha l’obiettivo di produrre un impatto positivo sul territorio, tassello cruciale del piano di sviluppo sostenibile dello scalo, che prevede nuovi investimenti privati per circa 9 miliardi. “Con la realizzazione di ‘Pedalaria’ rafforziamo il nostro impegno per la promozione di una mobilità dolce, sostenibile e funzionale a migliaia di passeggeri e cittadini, oltre ai tanti lavoratori residenti in prossimità dell’aeroporto. Questa nuova infrastruttura rappresenta una ulteriore dimostrazione del nostro impegno ad investire nello sviluppo sostenibile del nostro aeroporto a 5 Stelle, a beneficio dell’ambiente, delle persone che vivono il nostro
scalo e del territorio che ci ospita”, ha dichiarato Marco Troncone amministratore delegato di ADR. “L’intervento per la pista ciclabile inaugurata oggi si integra con il Protocollo firmato lo scorso 5 novembre tra l’Enac e il Comune di Roma per realizzare un percorso ciclopedonale che percorre il perimetro dell’aeroporto di Roma Urbe e che andrà a collegare lo scalo dell’Urbe con quello di Fiumicino con ulteriori 10 chilometri di pista illuminata, utilizzabile anche con il buio. L’obiettivo è quello di determinare un modo diverso di vivere Roma e un modo diverso di volare grazie a un’accessibilità alternativa e sostenibile all’aeroporto, soprattutto agli addetti aeroportuali, agli smart passenger e a tutti i cittadini che come me amano la bicicletta”, ha commentato il presidente Enac Pierluigi Di Palma. “La mobilità sostenibile che sta portando avanti l’Enac per collegare gli aeroporti ai territori – ha detto – è un tema di rilevanza sociale che ha come fine ultimo quello di valorizzare gli impatti positivi generati dagli scali sulle aree circostanti, sulle persone e sulla società, per contribuire al miglioramento della qualità della vita”

 

 

Missione di Confetra a Bruxelles, dai valichi alpini alle normative sull’autotrasporto i dossier sul tavolo

Si è conclusa la missione del Comitato di Presidenza di Confetra a Bruxelles, guidato dal Presidente Carlo De Ruvo. Durante gli incontri istituzionali, il Comitato ha dialogato con rappresentanti del Parlamento e della Commissione europea sui principali dossier riguardanti il settore della logistica e dei trasporti. Tra i temi trattati, la governance dei valichi alpini, il pacchetto sulla sicurezza stradale, la riforma doganale, il trasporto combinato, l’ETS marittimo e le normative sull’autotrasporto. Significativo il confronto con l’On. Raffaele Fitto, Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, al quale è stata ribadita la centralità dei valichi alpini, un tema strategico per la logistica e l’economia europea. Confetra ha sottolineato l’importanza di un impegno diretto del Vicepresidente nel guidare le scelte future della Commissione. Il Comitato ha poi incontrato diversi eurodeputati: con Carlo Fidanza e gli eurodeputati Gambino e Ciccioli sono stati analizzati i progressi sul dossier patenti di guida e gli sviluppi futuri per il settore stradale; con Nesci è stato affrontato il tema della riforma doganale; Annamaria Cisint ha offerto un contributo sull’ETS marittimo, mentre con  Flavio Tosi si è discusso del trasporto combinato, di cui è relatore principale. Anche il confronto con i Responsabili Trasporti e i Consiglieri Umberto Boeri e Alberto La Bella della Rappresentanza Permanente è stato rilevante, con approfondimenti sui triloghi riguardanti patenti di guida, pesi e dimensioni e capacità ferroviaria. Un aspetto fondamentale emerso durante le due giornate di lavoro è stata l’eccellente collaborazione di Confetra con gli staff degli eurodeputati e della Rappresentanza Permanente. La professionalità e la disponibilità con cui lavorano sono cruciali per garantire un dialogo costante e una collaborazione proficua. Confetra auspica di proseguire su questa strada per affrontare al meglio le sfide future per il settore e il sistema paese. “Questi incontri – ha dichiarato De Ruvo – confermano l’importanza della logistica per la competitività europea e il nostro impegno a collaborare con le istituzioni. Confetra è pronta a mettere a disposizione la propria esperienza e competenza, attraverso l’Ufficio di Bruxelles, per contribuire attivamente alla definizione delle politiche di settore.” A conclusione della missione, il Comitato di Presidenza ha partecipato all’evento CONNACT, la piattaforma di eventi che favorisce il confronto tra soggetti privati e istituzioni, che vede Confetra tra gli enti promotori. Durante il Panel dedicato alla Decarbonizzazione dei Trasporti e agli Investimenti Infrastrutturali, il Presidente De Ruvo ha affrontato i temi della sostenibilità con un focus particolare sui valichi alpini e sul trasporto ferroviario merci.

 

Prelios finalizza la vendita di un immobile di 5.700 metri quadrati a Milano

 Prelios Sgr, società di gestione del risparmio del Gruppo Prelios, tramite il Fondo Immobiliare primo RE – le cui quote sono interamente detenute dalla Cassa dei Dottori Commercialisti (CDC) – ha finalizzato la vendita di un immobile situato a Milano in via Durini, 16/18. L’immobile, completamente ristrutturato, si estende su una superficie di circa 5.700 metri quadrati, distribuiti su cinque piani fuori terra e un piano interrato adibito a parcheggio. L’asset è situato nel rinomato e suggestivo distretto urbano denominato “Milano Design District”, adiacente a Piazza San Babila, un’area nota per l’alta concentrazione dei più prestigiosi brand del design e dell’arredo. Questa operazione rappresenta la terza dismissione finalizzata dal Fondo Immobiliare primo RE, segnando un importante traguardo nella strategia finalizzata al consolidamento del profilo locativo e alla progressiva cessione degli immobili, cogliendo le opportunità offerte dal mercato con l’obiettivo di reinvestimento. Avviato nel 2016, il processo di valorizzazione dell’immobile e la successiva commercializzazione degli spazi, interamente locati a primarie società del settore dell’arredo di lusso e della consulenza legale, hanno trasformato la proprietà in un trophy asset. Questo ha generato un forte interesse commerciale da parte di investitori istituzionali e privati, consentendo di capitalizzare un’ottima opportunità di mercato per la dismissione. Alessandro Busci, Head of Fund Management di Prelios SGR, ha commentato: “L’operazione si inserisce nella strategia di valorizzazione del portafoglio del Fondo Immobiliare primo RE, focalizzata sul consolidamento del profilo locativo, sulla cessione degli asset nei momenti più opportuni e nel reinvestimento nei più rilevanti mercati immobiliari italiani tramite l’acquisizione di asset di alto profilo. Questa vendita rappresenta il coronamento di un’attività di asset management orientata a una strategia value added che ha consentito al Fondo di beneficiare della redditività derivante dai nuovi contratti di locazione e di uscire dall’investimento realizzando una significativa plusvalenza. Un risultato particolarmente rilevante in un contesto di mercato caratterizzato da una forte contrazione delle transazioni nel settore corporate”. L’operazione è stata completata con il supporto di CBA Studio legale e tributario che ha curato gli aspetti legali e fiscali della transazione.

Rockcycle in Italia, un modello innovativo di economia circolare per la gestione dei rifiuti in edilizia

 

Ey: nel 2024 il venture capital italiano raggiunge una raccolta oltre 1,1 miliardi di euro, mercato rimane stabile

Nel 2024 il mercato del venture capital italiano ha raggiunto una raccolta complessiva di 1.127 milioni di euro,  superando per il quarto anno consecutivo il miliardo di euro. Questo valore segna una crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente, con un incremento del +11,0% per numero di round, con 292 operazioni (vs le 263 del 2023). Il ticket medio di raccolta è rimasto stabile a circa €3,9m, confermando la continuità rispetto al 2023. Questi risultati testimoniano un segnale di stabilità del mercato italiano, considerando il diffuso rallentamento degli investimenti osservato a livello europeo. Nonostante questa moderata crescita delle risorse destinate a realtà innovative, il mercato del venture capital italiano fatica ad intraprendere un percorso di crescita accelerata e si conferma ancora dimensionalmente limitato, con investimenti che rappresentano solo lo 0,06% del PIL a fronte dello 0,20% dellanGermania, 0,26% della Francia e 0,12% della Spagna. È quanto emerge dall’EY Venture Capital Barometer, studio annuale di EY, che analizza l’andamento dei round di investimentonin startup e scaleup italiane. Per Marco Daviddi, Strategy and Transactions Markets Leader Europe West di EY, “superare per il quarto anno consecutivo la soglia del miliardo di euro investiti in realtà innovative basate in Italia è positivo. Tuttavia, siamo in una fase di stabilità che richiede riflessioni su strumenti e modelli operativi. La riduzione delle startup innovative da 13.393 a fine 2023 a 12.842 nel terzo trimestre del 2024, mitigata dall’aumento delle PMI innovative, non può essere ignorata. Anche i finanziamenti Pre-seed ed Early VC sono in lieve calo negli ultimi quattro anni. Il nuovo Startup Act e l’AI Act rappresentano opportunità per stimolare investitori italiani e internazionali. Se negli ultimi anni abbiamo posto grande attenzione al tema delle risorse da destinare agli investimenti, ora sembra urgente affrontare il tema di come supportare la crescita delle realtà innovative per essere in grado di trasformarsi in realtà strutturate, in grado di dare un efficace contributo allo sviluppo e modernizzazione del nostro Paese.
Dobbiamo affrontare barriere strutturali, facilitare sinergie con aziende, università, centri di ricerca e società di consulenza. Solo così trasformeremo il potenziale del nostro ecosistema in progresso concreto e sostenibile”.

 

Maria Cristina Carlini

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