La 'cura' contro la congestione
Donnarumma: “Ottimizzeremo l’OFFERTA, vanno utilizzati meglio gli snodi di Roma e Milano”
Dopo i nuovi disagi e disservizi degli ultimi giorni, l’ad di Fs torna a ribadire la necessità di procedere a una razionalizzaione dell’offerta e dei lavori dei cantieri. Altro punto centrale è l’utilizzo degli snodi, in particolare, di Milano e Roma, che patiscono il mix ibrido di traffico ad alta velocità, regionale e merci. Poi arriva un tocco polemico: l’azienda è molto più apprezzata di quanto viene scritto sulla stampa. Con il ministro Salvini il rapporto è diretto e non ci sono pressioni. Sulle nomine, assicura, il quadro è tutto chiaro

Stefano Antonio Donnarumma alla cerimonia di inaugurazione della nuova Piazza dei Cinquecento
L’amministratore delegato del gruppo Fs, Stefano Donnarumma, lo ribadisce: l’intervento chiave per fronteggiare la congestione del traffico sulla rete ferroviaria è quello della razionalizzazione dell’offerta. Lo aveva annunciato a settembre, dopo l’estate nera dei disagi legati ai cantieri aperti; lo ha riconfermato, a dicembre, presentando il nuovo piano strategico, dopo un autunno non facile (basti pensare al black out del 2 ottobre);  lo rilancia ora dopo altre giornate di passione, come quella di sabato scorso. “Più che parlare di riduzione bisogna parlare di ottimizzazione dell’offerta e di razionalizzazione”, ha detto ieri Donnarumma, parlando a margine dell’inaugurazione della nuova Piazza dei Cinquecento, riqualificata e rinnovata.
“E’ chiaro che in qualche caso l’affollamento della rete è eccessivo, questo non è un fatto negativo, in tempi normali è una cosa che bisogna auspicare. La tematica è – ha spiegato – che in questo momento, il numero di treni in crescita, rispetto a pochi anni fa, è veramente aumentato di molti punti percentuali, associato a un alto numero di utenti e questo anno non sarà certamente diverso dato il Giubileo e in più tutto ciò si associa alla contemporaneità di lavori, molto, molto, impattanti”.
Razionalizzazione dei treni ma anche dei cantieri. “Ci sarà sicuramente una razionalizzazione, l’abbiamo già studiata in quota parte. Ci sarà una ripianificazione almeno leggera per renderli più compatibili con l’intensità del traffico. Soprattutto li gestiremo con una grande campagna informativa che consentirà agli utenti di prendere le proprie scelte consapevolmente”, ha sottolineato Donnarumma.
Questione nevralgica è quella dei nodi. Secondo il numero uno delle Ferrovie, “per  trovare delle soluzioni al congestionamento della rete ferroviaria, occorre utilizzare meglio gli snodi di Roma e Milano che stanno patendo un’eccessiva situazione ibrida tra treni regionali, ad alta velocità e trasporto merci”. “Ci sono dei momenti in cui il traffico, oggettivamente, soprattutto sulle linee dell’alta velocità, sulla dorsale principale che va da Roma e Milano – ha rimarcato – è particolarmente intenso. Questo è anche dovuto a un graduale utilizzo della stazione Termini e della stazione Centrale di Milano un po’ troppo ibrido, nel senso che quando l’alta velocità nasce in Italia una ventina d’anni fa nasce con porzioni di stazioni e linee totalmente dedicate. Oggi, gradatamente, nei vent’anni – ha aggiunto -, questo si è reso più ibrido e non sempre va a vantaggio dell’alta velocità. Tanto è vero che sul traffico regionale paradossalmente abbiamo una puntualità più alta a livello statistico e considerate che su 9000 treni che circolano ogni giorno in Italia, circa 8000 sono a traffico regionale. Duecento treni scarsi sono alta velocità e patiscono un po’ dell’affollamento di questi snodi principali. La soluzione – ha ribadito Donnarumma – è utilizzare meglio le stazioni, il nodo romano e il nodo milanese”.
Dopo la diagnosi e l’indicazione della terapia, da Donnarumma arriva, però, anche una stoccata a fronte dei resoconti di queste giornate difficili per gli utenti. “La verità è che noi siamo molto più apprezzati in questo momento di quanto scrivano alcuni giornalisti”, ha detto. “Oggi ad esempio – ha detto Donnarumma in riferimento ai ritardi che si sono  verificati al Sud per il maltempo –  un disagio che può impattare su un migliaio di persone, non può essere raccontato come un disastro, dato che noi trasportiamo oltre due milioni. Io continuo a ricevere complimenti per la nostra azienda da tante persone che grazie ai nostri treni svolgono la loro vita regolarmente”.
Altro tema toccato i rapporti con il ministro di riferimento, il titolare delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. “Il ministro – ha assicurato Donnarumma – è molto allineato con noi, segue le nostre attività da vicino. Noi abbiamo ogni settimana aggiornamenti, lui vuole essere sempre ragguagliato sulle attività che mettiamo in campo, quindi devo dire che, se potessi scegliere diversamente su questo rapporto, non vorrei un altro rapporto che non fosse questo perché ho un rapporto diretto. Siamo ascoltati come azienda  non riceviamo pressioni se non quelle che siano di natura strategica e legate all’aspetto del servizio. Il primo pensiero del ministro è quello di dire: ‘cerchiamo di mitigare questi disagi, accelerando l’attività trasformative dell’azienda”. 
Si stringono, infine, i tempi delle nomine dei vertici delle controllate. “Abbiamo un Cda convocato regolarmente come da calendario la prossima settimana. Non abbiamo fissato altri Cda perché sulle controllate abbiamo tutto chiaro e stiamo preparando tutti i documenti che servono”, ha riferito l’ad.