Grande professionista, animo nobile
Addio a Sergio Bruno, dopo l’Alitalia e l’Iri aveva scelto la sfida della costruzione dell’Autorità dei Trasporti
Sergio Bruno ci ha lasciati sabato 11 gennaio. Ne ha dato notizia l’Autorità di regolazione dei Trasporti di cui Sergio era il responsabile della comunicazione e stampa fin dal 2014, anno successivo a quello della sua costituzione. Aveva accettato la sfida difficile della comunicazione di un’Autorità che era allora tutta da costruire e che, se oggi è nota a gran parte degli italiani, è anche per merito suo. Con Andrea Camanzi prima e con Nicola Zaccheo poi aveva soprattutto spiegato ai media e all’opinione pubblica come una buona ed efficiente regolazione dei trasporti potesse portare benefici non solo al sistema della mobilità, ma anche e soprattutto agli utenti.

Sergio Bruno
Grande umanità e grandi capacità professionali che aveva portato in tutte le società per cui aveva lavorato, dall’Alitalia all’Iri, da Aereoporti di Roma a British Telecom e poi a Sviluppo Italia. Sul fronte istituzionale, il ministero delle Comunicazioni, quando ministro era Paolo Gentiloni (governo Prodi II).
Significative, oltre ogni forma, le parole dell’ART per “la perdita di un amico, di un professionista di grande esperienza che ha contribuito, sin dall’inizio, alla nascita e al consolidamento dell’Autorità”.
Ci conoscevamo dal 1988 e, anche nei momenti che qualche volta contrappongono chi scrive nei giornali e chi comunica la posizione di una parte, abbiamo sempre avuto un rapporto sereno, civile, positivo, quel tipo di rapporto che sa impostare solo un comunicatore capace di aiutare il suo interlocutore a ragionare, a capire, a trovare la chiave degli avvenimenti, magari usando qualche parola di più di quanto gli consentisse il ruolo. Era davvero – come ha scritto ancora Zaccheo – “un uomo dall’animo nobile, un combattente gentile che con passione e allegria ha sempre messo le proprie competenze al servizio di una professione che amava tantissimo”. L’Autorità “con profondo dolore” e affetto si stringe intorno alla moglie Titty e ai figli Federica e Marco.