Le novità dal Cdm
Ecco la sesta rata da 8,7mld, ok al Dl Pnrr. Esteso il MODELLO Caivano
La Commissione Ue versa all’Italia la nuova rata del Piano che segue la valutazione positiva di fine novembre, sulla base del raggiungimento di 39 obiettivi che vanno dagli investimenti in collegamenti ferroviari alle infrastrutture energetiche. In questo modo, come rileva Meloni, il nostro Paese è quello che ha ricevuto il maggior importo: 122 miliardi. Il Consiglio dei ministri ha approvato il Dl Pnrr che estende il modello Caivano ad altre realtà, da Nord a Sud, per fronteggiare situazioni di emergenza e degrado con un piano straordinario.
IN SINTESI
Arrivano altri 8,7 miliardi del Pnrr mentre, intanto, il Governo vara misure organizzative urgenti per fronteggjare situazioni di particolare emergenza, con l’estensione del ‘modello Caivano’, e per l’attuazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Da Bruxelles e da Roma, l’antivigilia di Natale porta due novità sul fronte del piano italiano. La prima, arrivata nella mattinata, riguarda il versamento da parte della Commissione europea della sesta rata, pari, appunto, a 8,7 miliardi di euro, a seguito della valutazione positiva della Commissione, adottata lo scorso 26 novembre, connessa al conseguimento di 39 obiettivi, distinti in ventitré milestone e sedici target. Tra gli obiettivi conseguiti, riferisce Palazzo Chigi, con il pagamento della sesta rata, figurano investimenti strategici quali il potenziamento dei collegamenti ferroviari del Mezzogiorno e del centro Italia, la realizzazione di nuove infrastrutture per il trasporto del gas (Linea Adriatica) e per l’autonomia energetica dell’Italia, il rinnovo della flotta per il Comando nazionale dei Vigili del Fuoco, i crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e l’attivazione della misura per la transizione ecologica 5.0, rispetto alla quale sono in corso modifiche normative per renderla più accessibile e vantaggiosa per le imprese, il rafforzamento della dotazione organica dei tribunali penali, civili e amministrativi, l’avvio degli interventi per nuovi impianti sportivi nei plessi scolastici e la formazione delle competenze tecniche, digitali e manageriali per efficientare le prestazioni del sistema sanitario nazionale. Agli investimenti si aggiungono importanti riforme, fra cui i provvedimenti normativi in favore degli anziani non autosufficienti e delle persone con disabilità, le azioni per prevenire e contrastare il lavoro sommerso, lo sfruttamento dei lavoratori e le altre forme di lavoro irregolare, oltre alla definizione di uno standard nazionale per la professione di guida turistica.
“L’Italia si conferma lo Stato membro Ue che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva del PNRR. Un risultato positivo che permetterà all’Italia di investire in molti settori strategici intensificando la produzione in attività in cui questo Governo ha creduto fin dal suo insediamento. Il pagamento della sesta rata è frutto di un intenso lavoro, svolto in sinergia anche con la Commissione europea, che ci spinge a proseguire in questa direzione per il benessere della Nazione e dei cittadini”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. E il neo ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, esprime particolare soddisfazione per “il conseguimento del target relativo alla giustizia amministrativa che, a fronte di una riduzione dell’arretrato pari al 35% per il Consiglio di Stato e al 25% per i TAR, ha visto pressoché azzerato il totale dei procedimenti da smaltire”. “Al positivo lavoro svolto per traguardare la sesta rata fa seguito l’impegno del Governo per formalizzare, entro fine anno, anche la richiesta di pagamento della settima rata, pari a 18,3 miliardi di euro, prestando la massima attenzione all’attività di monitoraggio del Piano e delle misure inserite nelle ultime tre rate, alle risultanze delle Cabine di coordinamento presso le Prefetture e ai conseguenti piani di azione, all’allineamento della piattaforma ReGiS con l’Italia reale degli investimenti in corso, al fine di individuare i necessari correttivi per la piena e puntuale attuazione del Piano nei tempi previsti”, ha aggiunto Foti.
‘Caivano bis’, Mose, Energia: le misure del Dl Pnrr
Nell’ultima riunione prima di Natale, il Consiglio dei ministri ha approvato il dl Pnrr, anche ribattezzato ‘Caivano Bis’, dal momento che trasforma la struttura del Commissario straordinario per Caivano in Commissario per le aree degradate e bisognose di interventi. Il decreto prevede la predisposizione di un piano straordinario per “fronteggiare le situazioni di degrado e disagio giovanile nelle zone d’Italia ad alta vulnerabilità sociale”. Sarà proprio questo il compito affidato al commissario straordinario nominato per il Comune di Caivano che predisporrà “un piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale, funzionali ai comuni o alle aree metropolitane ad alta vulnerabilità sociale” prevedendo “laddove occorra, anche una semplificazione per le procedure di concessione di immobili pubblici per fini sociali, con particolare riferimento al sostegno a enti del terzo settore operanti in ambito artistico e culturale, sociosanitario, sportivo, di contrasto alla povertà educativa e per l’integrazione”. Le aree e i comuni interessati dal piano e individuati dal decreto sono: Rozzano (in provincia di Milano), Roma (quartiere Alessandrino-Quarticciolo), Napoli (quartiere Scampia-Secondigliano), Orta Nova (in provincia di Foggia), Rosarno-San Ferdinando (in provincia di Reggio Calabria) e Catania (quartiere San Cristoforo), Palermo Borgonuovo. Per la realizzazione del piano, tra il 2025 e il 2027, secondo le bozze del provvedimento, viene autorizzata la spesa di 180 milioni di euro, di cui 100 milioni per il 2025, 50 milioni per il 2026 e 30 milioni per il 2027, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, periodo di programmazione 2021‐2027. Il Commissario si avvale del supporto tecnico-operativo di Invitalia e di Sport e Salute S.p.A., della struttura di supporto alle sue dirette dipendenze, di 6 subcommissari e 2 esperti aggiuntivi.
Il Dl Pnrr prevede, inoltre, una serie di misure come quelle per fronteggiare e porre fine alla grave crisi idrica nel territorio della Regione Siciliana. Al Commissario straordinario per il contrasto alla crisi idrica è attribuito il potere di intervenire, in via d’urgenza, per la realizzazione di impianti di dissalazione, anche mobili, nei comuni di Porto Empedocle, Trapani e Gela, avvalendosi di Siciliacque quale soggetto attuatore. Per assicurare l’attuazione entro la fine del 2024 della riforma n. 4 del capitolo Repower del Pnrr si prevede che il Mase definisca criteri e condizioni in base ai quali il GSE assume il ruolo di garante di ultima istanza; i requisiti e gli obblighi di garanzia per i contraenti, nonché le misure disciplinari, in caso di inadempimento, siano definiti con decreto ministeriale del Mase sentita Arera, che definirà il corrispettivo a carico dei contraenti per l’accesso alla garanzia di ultima istanza fornita dal GSE.
Il Dl Pnrr prevede poi disposizioni urgenti in materia di lavoro: si estende di ulteriori 24 mesi l’operatività delle agenzie per il lavoro dei porti di Gioia Tauro, Taranto e Cagliari; si ricomprendono nel programma europeo “Garanzia di occupabilità dei lavoratori” (GOL) anche i contratti di solidarietà; si rifinanzia l’indennità della diretta collaborazione degli uffici del Ministero del Lavoro. “Dal Governo misure a tutela dei lavoratori portuali di Gioia Tauro, Taranto e Cagliari e un sostegno concreto attraverso il Programma GOL per il ricollocamento di chi ha un contratto di solidarietà attivo, oggi molto utilizzato nella filiera dell’automotive. Ancora una volta, interveniamo a creare le condizioni per restare accanto a chi vive situazioni di crisi e per favorire la riqualificazione dei lavoratori con un approccio di sistema e il coordinamento tra regole e fonti di finanziamento”, commenta il Ministro del Lavoro, Marina Calderone,
Il pacchetto di misure del dl Pnrr è interessa anche Venezia. All’“Autorità per la laguna di Venezia – Nuovo magistrato alle acque” vengono trasferiti i compiti, le funzioni e le risorse finanziarie del Commissario straordinario MOSE, che cessa dalle proprie funzioni, e si consente al Presidente dell’Autorità di conferire, con una percentuale del 50%, in deroga alle vigenti disposizioni, gli incarichi di livello dirigenziale non generale per l’avvio delle attività.
Novità anche per il Commissario straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025 il quale può chiedere il supporto delle strutture operative di protezione civile in relazione ad eventi celebrativi del Giubileo.