La giornata
Istat: produzione nelle costruzioni in crescita (+1,6%) anche a ottobre
- Immobili: nel terzo trimestre +0,8% i prezzi delle case, +3,9% tendenziale
- Manovra: Mazzetti (Fi), per edilizia residenziale pubblica risorse concrete
- Ey: Pil in crescita moderata nel 2025 ma investimenti giù, costruzioni -10,9%
IN SINTESI
Cresce la produzione nelle costruzioni a ottobre e si consolida la ripresa autunnale dopo la caduta di agosto, in una delicata fase di passaggio con l’esaurimento del Superbonus. Il quadro che tracciano le ultime rilevazioni diffuse ieri dall’Istat mostra, infatti, un incremento dell’indice destagionalizzato dell’1,6% rispetto a settembre e un aumento tendenziale del 3,4%. C’è, intanto, un dato da segnalare subito osservando le serie storiche dell’istituto di statistica: la crescita definitiva di settembre è stata più debole, +1%, rispetto a quanto indicato dalle stime provvisorie di un progresso del +2,2% dell’indice destagionalizzato rispetto ad agosto. Anche il dato tendenziale. viene tagliato al +1,8% sia per il valore corretto per effetto di calendario che per quello grezzo (secondo le stime preliminari, +3,9% e +3,8%).
Tornando agli ultimi dati, alla luce dei dati definitivi di settembre, con il +1,6% congiunturale si rafforza leggermente la crescita su base mensile. L’Istat segnala che vengono raggiunti i livelli più alti dell’anno con l’indice è pari a 137,9, dopo quelli di gennaio 2024 pari a 141,2 (il dato più alto degli ultimi due anni).Ma nella media del trimestre agosto– ottobre 2024 la produzione nelle costruzioni cala dello 0,3% nel confronto con il trimestre precedente. Su base tendenziale, l’indice corretto per gli effetti di calendario registra, dunque, un incremento del 3,4% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 23 contro i 22 di ottobre 2023), mentre l’indice grezzo cresce del 7,1%. “In termini tendenziali, la serie corretta per gli effetti di calendario, in aumento per il secondo mese consecutivo, segna una lievenaccelerazione”, sottolinea l’Istat. Anche nella media dei primi dieci mesi dell’anno la produzione nelle costruzioni evidenzia un andamento positivo. Nella media dei primi dieci mesi del 2024, l’indice corretto per gli effetti di calendario aumenta del 5,8%, mentre l’indice grezzo cresce del 7,2%.
Immobili: nel terzo trimestre +0,8% i prezzi delle case, +3,9% tendenziale
Nel terzo trimestre del 2024, prosegue con “un ritmo piu’ sostenuto” la crescita dei prezzi delle abitazioni iniziata nel terzo trimestre di cinque anni fa. Secondo le stime preliminari Istat, l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie per fini abitativi o per investimento e’ aumentato dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e del 3,9% nei confronti dello stesso periodo del 2023. La variazione tendenziale era stata di +2,9% nel secondo trimestre. La crescita tendenziale – spiega Istat – e’ da attribuirsi sia ai prezzi delle abitazioni nuove che aumentano dell’8,8% (in accelerazione rispetto al +8,1% del trimestre precedente), sia ai prezzi delle abitazioni esistenti che salgono del 2,8%, anch’essi in accelerazione rispetto al secondo trimestre (+1,8%). Crescono anche i volumi di compravendita registrando +2,7% su base tendenziale secondo quanto indicato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale (+1,2% nel trimestre precedente). Anche su base congiunturale, l’aumento dell’indice e’ imputabile sia ai prezzi delle abitazioni nuove sia a quelli delle esistenti, in crescita rispettivamente del 2,2% e dello 0,6%. In media, segnala Istat, nei primi tre trimestri del 2024 i prezzi delle abitazioni sono aumentati del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2023, con quelli delle abitazioni nuove che registrano un +7,4% e quelli delle abitazioni esistenti che crescono dell’1,8%. Il tasso di variazione acquisito dell’indice per il 2024 e’ pari a +3,1% con un +6,8% per le abitazioni nuove e +2,3% per le abitazioni esistenti.
Mit: con Salvini record di utilizzo di risorse, maxi piano da Nord a Sud
A proposito delle risorse programmate nel disegno di legge di bilancio per gli interventi infrastrutturali, il Mit tiene a precisare alcuni aspetti. In via preliminare, si legge in una nota del dicastero, è bene chiarire che l’emendamento 80.039 approvato in Commissione bilancio opera una rimodulazione di risorse su due interventi di significativo impatto, finanziario e infrastrutturale, quali il Ponte sullo Stretto e la SS 106 “Jonica”. In particolare, vengono sostituite risorse statali, già previste a legislazione vigente, per circa 3.500 milioni di euro, con risorse di pari importo provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione, programmazione 2021-2027. Nessun “taglio” sulle risorse del Fondo di coesione, perché la quota utilizzata è quella di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, attribuita con le relative delibere approvate dal CIPESS lo scorso 29 novembre.
Alle risorse citate si aggiungono, sempre a valere sull’FSC, 1.532 milioni di euro quale stanziamento per chiudere il finanziamento del Ponte sullo Stretto e 270,05 milioni per i maggiori costi della Jonica. L’obiettivo è impiegare le risorse del Fondo di sviluppo e coesione su progetti al Sud già in essere e di imminente avvio (v., ad esempio, le gare per la tratta Crotone-Catanzaro che sono già in corso), così evitando di allocare ingenti quote del Fondo su interventi inesistenti, non maturi o privi di rilievo, come fatto troppo spesso in passato. Le nuove regole europee sulla spesa pubblica impongono un impegno efficiente delle risorse, quanto più coerente con la pianificazione sviluppata negli ultimi due anni.
Le risorse statali liberate vengono così reimpiegate per altri programmi o interventi di spesa di assoluta rilevanza strategica per il Ministero. Alla copertura dei maggiori oneri segnalati da RFI su interventi ferroviari ricompresi nel PNRR sono destinati 1.096 milioni di euro, oltre la metà dei quali (652 milioni) per il Terzo Valico dei Giovi. A ciò si aggiungono 1.000 milioni per i lotti costruttivi già approvati della Torino-Lione, anche alla luce – è bene ricordarlo – dell’accordo internazionale vigente, e 300 milioni per la proroga del caro materiali. Sempre a proposito di pianificazione, si segnalano, poi, 560 milioni per il “Piano Casa” e 708 milioni per il finanziamento degli interventi già inseriti nel Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico(PNIISSI), il primo atto di pianificazione in ambito idrico della storia recente, fortemente voluto dal Ministro Salvini.
Sempre nell’ottica dell’efficientamento della spesa, e della scelta di non frammentare l’allocazione delle risorse, si segnala l’utilizzo integrale della quota di competenza del MIT del Fondo investimenti previsto nella legge di bilancio per il rifinanziamento dei contratti di programma di RFI (2.492 milioni di euro) e Anas (2.022 milioni). Ciò è stato possibile anche grazie al trend crescente della capacità di spesa da parte delle due società, in particolare Anas: quest’ultima, infatti, nel biennio di “gestione Salvini” del MIT, è passata dal 51,69% della spesa rispetto agli stanziamenti nel 2022 al 90,72% nel 2024, senza alcun boost dovuto al PNRR. Un risultato storico che conferma, conclude il Mit, l’impegno del Ministro e del Dicastero nella realizzazione delle infrastrutture dell’Italia di domani.
Manovra: Mazzetti (Fi), per edilizia residenziale pubblica risorse concrete
“Per la prima volta, dopo decenni di immobilismo, l’edilizia residenziale pubblica torna al centro del dibattito e dell’azione politica del governo con risorse importanti e concrete per il 2025, ben 1.381 milioni. Si tratta di uno stanziamento fondamentale per l’efficientamento e la riqualificazione di una porzione troppo spesso dimenticata del patrimonio immobiliare italiano, nella quale vivono milioni di italiani. Con questi soldi si potranno fare interventi urgenti e utili per ridurre emissioni, per ridurre consumi e per migliorare la qualità della vita dei residenti”.Lo afferma, in una nota, la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI e presidente dell’Intergruppo parlamentare Progetto Italia. “Adesso, è fondamentale rendere strutturale questo intervento, così da permettere la riqualificazione di tutto questo parco immobili. È un’azione che ho chiesto con forza e continuità, come lo ha chiesto Federcasa, e ringrazio il governo. Questa è la direzione giusta: è un’operazione sociale,ma va raccordata con una pianificazione generale, un piano città, che deve fare sistema tra parti economiche e sociali, pubbico e privato, con una premialità e una nuova concezione di casa popolare ideale per brevi periodi di difficoltà della persona da reinserire nel mondo lavorativo, con condizioni vincolanti”.
Manovra: Manfredi (Anci), restano criticità
“La legge di bilancio 2025 esce dall’esame della Camera con alcune modifiche utili per Comuni e Città, anche se permangono i profili più critici che abbiamo segnalato da subito, relativi alla riduzione di capacità di spesa corrente”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
“L’abolizione del vincolo alle assunzioni di personale basato sul turn over – si legge in una nota dell’Anci – consentirà a Comuni e Città metropolitane di poter procedere con le assunzioni già programmate e lavorare per arginare il drammatico deficit di personale qualificato, dopo una riduzione del 30% in quindici anni. Per gli interventi di rigenerazione urbana e per una parte dei contributi per le cosiddette ‘Opere medie’, i cui ritardi nell’affidamento dei lavori sono spesso dovuti alla complessità delle procedure di autorizzazione e concertazione con altre amministrazioni, a malfunzionamenti di piattaforme telematiche e difficoltà del sistema imprenditoriale, è stato evitato il rischio di revoca”.
Secondo l’Associazione nazionale Comuni italiani, è stato “migliorato anche il riparto del fondo a sostegno degli oneri dei Comuni per affidamento di minori, evitando di escludere dal beneficio molti Comuni e permettendo un più corretto calcolo delle spese sostenute. Sempre per i minori, positivo è l’inserimento di un fondo per il recupero dei minori a rischio devianza”.”Per i piccoli Comuni – segnala ancora l’Anci – fino a 3.000 abitanti, in crisi finanziaria, è stato istituito un Fondo di 5 milioni di euro per garantire e rafforzare i servizi sociali; sempre per i Comuni in crisi finanziaria fino a 1000 abitanti è consentita una compensazione tra massa attiva e passiva fino ad un importo massimo di 25milioni annui al fine di facilitare l’estinzione dei debiti. Aumenta di 5 milioni di euro il fondo per la legalità e la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori”.
Ey: Pil in crescita moderata nel 2025 ma investimenti giù, costruzioni -10,9%
L’Italia chiuderà il 2024 con una crescita del PIL dello 0,5% e nel 2025 registrerà un aumento dello 0,8%. Sono le stime proprietarie che EY ha presentato ieri nel corso del digital talk “Investire in Italia. Ma come? Previsioni sul 2025”, con i contributi di Oxford Economics e di rappresentanti del mondo delle imprese, focalizzato sui driver strategici necessari per stimolare la crescita economica e accelerare la trasformazione del Paese e delle aziende italiane nel 2025. La crescita del PIL italiano nel 2024 è stata sostenuta principalmente dal graduale aumento dei consumi (0,7%) e dall’apporto positivo della domanda estera (0,6% alla crescita del PIL). La dinamica degli investimenti mostra una diminuzione complessiva dello 0,2%, nonostante una significativa crescita degli investimenti pubblici di circa il 20%, sostenuta dal PNRR. Si stima una riduzione degli investimenti privati del 3,7%, dovuta ai tassi di interesse elevati, all’incertezza del contesto geopolitico ed economico – che ha influito negativamente sulla fiducia delle imprese, in calo dalla fine del 2021 – e al minore supporto degli incentivi pubblici.
Nonostante la crescita moderata, la dinamica transazionale in Italia si è dimostrata solida: si stima che il numero di operazioni di M&A con target in Italia per l’anno 2024 si attesterà intorno a 1.300 operazioni, con una crescita del 7% rispetto al 2023. Il totale investito dovrebbe raggiungere i 60-65 miliardi di euro con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Per il 2025, la crescita attesa allo 0,8% sarà principalmente trainata da una leggera accelerazione dei consumi privati (0,8%). Tuttavia, si prevede una ulteriore contrazione degli investimenti (-1,2%), dovuta principalmente alla riduzione degli investimenti in costruzioni (-10,9% per le abitazioni private, -4,3% per i fabbricati), legata alla fine delle misure di sostegno, i cui effetti si protrarranno anche nel 2025. Notizie positive arriveranno da altre categorie di investimenti privati, come quelli in macchinari (5,9%) e intangibili (1,6%), grazie al calo del costo del denaro e alla ripresa della domanda mondiale.
Mossa del Mef su Sparkle, a Tim offerta vincolante da 700mln con Asterion
Il ministero dell’Economia e delle Finanze insieme a Retelit (societa’ controllata dai fondi gestiti da Asterion Industrial Partners SGEIC S.A.) ha presentato l’offerta vincolante a Telecom Italia per acquisire l’intero capitale di Sparkle. E’ quanto si legge in una nota del Mef. L’offerta e’ pari a 700 milioni di euro totali ed e’ valida fino al 27 gennaio 2025. Sparkle e’ la societa’ fornitrice dei servizi tlc internazionali del gruppo Tim e gestisce una rete proprietaria in fibra ottica che si estende per oltre 600.000 km attraverso Europa, Africa, Medio Oriente, America e Asia. Tim ha quindi comunicato di aver ricevuto l’offerta e “avvierà quanto prima il relativo processo di valorizzazione e decisione”.
Pozzuoli: avviati primi 2 cantieri scolastici su edifici coinvolti dal bradisismo
Si è tenuto a Pozzuoli (NA) l’incontro sul “Programma per gli interventi pubblici nei Campi Flegrei” dedicato all’avvio dei primi cantieri per la riqualificazione degli edifici scolastici coinvolti dal bradisismo, nell’ambito del progetto di realizzazione di interventi di riqualificazione sismica sugli edifici pubblici nella zona dei Campi Flegrei. L’appuntamento è avvenuto nel plesso Artiaco dell’IC 5 Artiaco Diaz alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano, del Commissario straordinario per i Campi Flegrei Fulvio Maria Soccodato, del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, del Prefetto di Napoli Michele Di Bari, del Direttore regionale Agenzia Demanio Mario Parlagreco e dei sindaci flegrei. A ottobre scorso sono stati individuati e finanziati dal Commissario straordinario 4 interventi prioritari su altrettanti edifici scolastici di proprietà del Comune di Pozzuoli, divenuti inagibili a seguito del sisma del maggio 2024.
Il Programma ha individuato l’Agenzia del Demanio come Soggetto Attuatore e Stazione appaltante degli interventi e, pochi giorni fa, la Direzione regionale Campania dell’Agenzia ha avviato i lavori sui primi 2 edifici: la Scuola secondaria di primo grado Artiaco (6.420.000 milioni di euro di investimenti) e la Palestra della Scuola secondaria di primo Grado Pergolesi (1.620.000 milioni di euro di investimento).
Sono già in corso di progettazione gli interventi nelle altre 2 scuole individuate: la Scuola dell’infanzia Montenuovo (2.900.000 milioni di euro di investimento con avvio lavori a fine gennaio 2025) e il Palazzetto dello Sport Errico (3.710.000 milioni di euro di investimento con avvio lavori a marzo 2025).
Il Demanio sarà stazione appaltante degli interventi finanziati dalla Difesa
Prosegue l’impegno dell’Agenzia del Demanio e del Ministero della Difesa nell’attuazione del programma di razionalizzazione e riqualificazione di compendi militari sull’intero territorio nazionale. Il Direttore Generale della Direzione Generale dei Lavori della Difesa (GENIODIFE) Giancarlo Gambardella e Sebastiano Caizza, Direttore Regionale del Piemonte e della Valle D’Aosta, hanno firmato la convenzione per l’attuazione di una parte del Protocollo d’Intesa sottoscritto nel 2017 per la rifunzionalizzazione e riqualificazione degli immobili militari presenti nel capoluogo piemontese.
In particolare, la convenzione disciplina le attività necessarie per spostare alcune funzioni militari, compreso il Museo dell’Artiglieria, dalla Caserma Amione alla Caserma Dabormida, nonché le opere necessarie a riqualificare l’intero compendio per le quali sarà l’Agenzia del Demanio a svolgere le funzioni di stazione appaltante e le attività tecnico-amministrative connesse alla realizzazione degli interventi finanziati dal Ministero della Difesa per oltre 18 milioni di euro.
Grazie all’intesa, l’Agenzia del Demanio valorizzerà la Caserma Amione con un’importante operazione di rigenerazione urbana che, attraverso il recupero e la valorizzazione di edifici pubblici, trasformerà un’area situata in una posizione strategica della città, da sistema chiuso e inaccessibile, a luogo di condivisione aperto al quartiere e dotato di servizi per la cittadinanza e spazi verdi. Un’operazione che permetterà anche l’accorpamento dei numerosi uffici attualmente dislocati in immobili in affitto, con un significativo risparmio per lo Stato.
Le attività sono state coordinate e implementate dalla Direzione Generale dei lavori del Segretariato Generale della Difesa/DNA, in particolare l’Ufficio Accordi di Programma, Convenzioni e Ricerca e dalla Direzione Regionale Piemonte e Valle d’Aosta dell’Agenzia del Demanio. Un Tavolo Tecnico si occuperà della definizione e concretizzazione degli iter tecnici – amministrativi per l’attuazione dell’accordo.
Il progetto, frutto di un forte rapporto di collaborazione istituzionale, oltre a garantire la riqualificazione di alcune aree militari e la realizzazione di un nuovo polo per uffici pubblici, contribuirà a migliorare l’assetto del territorio e del tessuto urbano, fornendo risposte concrete alle esigenze delle comunità locali.
Giubileo 2025: L’Agenzia del Demanio illumina la Vela a Tor Vergata
Il 24 dicembre l’Agenzia del Demanio accenderà le luci sulla suggestiva “Vela di Calatrava” a Tor Vergata. Un contributo per accogliere il Giubileo di Roma 2025, per restituire alla Città Eterna una luce speciale che non lascia ombre di abbandono. Un’installazione luminosa cambieràcolore con l’avanzare della sera, darà risalto all’opera come unsimbolo di speranza per la rigenerazione del territorio. “L’illuminazione artistica della vela vuole simboleggiare il percorso del sole, della luna e delle stelle. Gli astri scandiscono il ritmo del tempo, delle stagioni e delle nostre vite e da sempre guidano il viaggiatore, pellegrino, verso la meta”, dichiara il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. “Il gioco di luci inizierà con toni caldi, simili a quelli del tramonto, per evolversi verso una luce bianca che richiama quella di una luna crescente. La tonalità si raffredderà progressivamente, diventando più chiara e fresca, fondendosi armoniosamente con il materiale della struttura, passando attraverso sfumature di celeste e blu per evocare l’immagine del cielo stellato fino a diminuire d’intensità e spegnersi. L’installazione è alimentata con energia da fonti rinnovabili”.
La celebre “Vela”, opera dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava, famosa per l’audace struttura alta circa 75 metri è anche la più grande opera incompiuta d’Italia per la cui costruzione sono stati necessarie tonnellate di ferro. La Vela si staglia nel cielo di fronte al paesaggio dei colli romani, che ancora oggi offrono una visione pastorale che prolunga la passeggiata archeologica del Parco dell’Appia Antica. Nella sua trasformazione dopo l’intervento di riqualificazione dell’Agenzia del Demanio, assume una funzione iconica per imponenza e luminosità e sarà circondata da un sito permeabile aperto acittadini, turisti e pellegrini. Tra la Vela e il palasport, grande arena anch’essa completata con gradonate che può ospitare 8milaposti a sedere e fino a 12mila in piedi, si apre un immenso spaziocoperto, sostenuto da archi rampanti che richiamano la storia dell’architettura, le volte romane e gli antichi contrafforti con un susseguirsi di spazi, luci e ombre quasi a riprendere lo spirito del barocco espresso dai maestri del ‘600, restituendolo in un“barocco contemporaneo”. Nello sviluppo futuro, lo spazio sottostante la Vela sarà oggetto di un’operazione di riforestazione,dando avvio a uno dei più importanti progetti di rigenerazione urbana sostenibile, che sarà realizzato in partenariato pubblico privato, dove il filo conduttore sarà un verde urbano riconsegnato ai cittadini, con infrastrutture di benessere, laboratori di ricerca e formazione. Queste sono le destinazioni finora concordate sul tavolo tecnico con tutte le istituzioni interessate, a partire dalla Regione Lazio, il Comune di Roma e il Municipio, l’Agenzia del Demanio.
Gli investimenti realizzati dall’Agenzia del Demanio su questo compendio di oltre 49 ettari, acquisito dalla stessa Agenzia con legge di bilancio per l’anno 2021, superano i 70 milioni di euro e sono stati previsti dal dl 13 del 2023. Una straordinaria occasione per creare attrattività e valore culturale, economico e sociale. Un intervento che contribuirà a valorizzare anche l’area circostantegrazie a una intensa collaborazione con le istituzioni locali, le amministrazioni del territorio, le università e i centri di ricerca.
Codice Appalti, Mazzetti (FI): “Non stravolgere parti che funzionano bene”
“Il codice appalti deve chiarire che la disciplina relativa al collegio consultivo tecnico si applica anche ai settori speciali, dando attuazione al criterio direttivo della legge delega, concernente l’estensione e il rafforzamento dei metodi di risoluzione alle controversie alternative a quello giurisdizionale, affinché tempi e costi siano ridotti”. Lo afferma l’On. Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI, che sottolinea: “Il correttivo al codice appalti sembra tendere a rimuovere un istituto estremamente efficace come il comitato consultivo tecnico per i settori speciali ed esclusi”. “Non se ne comprende la ragione – aggiunge Mazzetti -: ciò rischia di differenziare le possibilità per le imprese che lavorano nei settori ordinari rispetto a quelle qualificate per i settori speciali/esclusi, comprimendo, in parte, il diritto liberale della concorrenza fondamentale per una vera sussidiarietà, a partire dalle stesse imprese. Sicuramente, come Forza Italia, punteremo a non avere norme discriminatorie ma in continuità con i contenuti e le norme del nuovo codice appalti, il 36/2023, basate sul principio del risultato e fiducia”. “Seguendo, peraltro, le indicazioni del Consiglio di Stato, siamo certi che al MIT comprenderanno la necessità di non stravolgere le parti del codice che stanno, come affermano anche gli operatori, funzionando”, conclude Mazzetti.
Unionsoa, Carpinello: “Bene la proroga al 2025 del rilascio dei casellari”
Il Ministero della Giustizia con una circolare ha prorogato al 2025 il rilascio dei casellari giudiziari alle società di attestazione delle imprese attive negli appalti pubblici. Garantendo, in questo modo, la continuità operativa per le aziende che operano negli appalti pubblici. La decisione è stata accolta con entusiasmo dalla presidente di UnionSOA, Tiziana Carpinello, che ha dichiarato: «La proroga è fondamentale per evitare interruzioni e consentire agli operatori economici di continuare a lavorare senza ostacoli».
Grazie alla circolare, le SOA potranno continuare a consultare i casellari giudiziari per verificare i requisiti delle imprese. Garantendo operatività al sistema mentre si lavora per rendere pienamente funzionante il Fascicolo dell’Operatore Economico (FVOE). Una nota dell’ANAC ha inoltre confermato come siano in corso interventi per permettere alle SOA l’uso del FVOE da cui sono al momento escluse.
«Questo risultato va a beneficio di tutti gli operatori economici attivi negli appalti pubblici: sono oltre 28mila le imprese già in possesso dell’attestazione SOA, necessaria per avere accesso al mercato, senza contare quelle interessate ad affacciarsi al settore per la prima volta» ha spiegato Carpinello. Secondo dati ufficiali, la qualificazione dei lavori ha portato a oltre 45 milioni di euro di risparmi annui alla Pubblica Amministrazione (le SOA esistono da 24 anni).
«UnionSOA auspica un intervento di ANAC pronto ed efficace, per stabilire le modalità di accesso delle SOA al Fascicolo dell’Operatore Economico. Ma soprattutto una maggiore attenzione sotto il profilo della digitalizzazione che, fino ad oggi, non ha raggiunto i livelli auspicati» ha concluso Carpinello.
Nasce Irfa, l’Istituto di Ricerca e Formazione Antiriciclaggio
Nasce dall’esperienza di un gruppo di Notai italiani l’Istituto Ricerca e Formazione Antiriciclaggio (IRFA), per promuovere la cultura della legalità in ambito di antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo internazionale e per approfondire l’evoluzione della normativa in materia in Italia e in Europa, come previsto dal c.d. “AML Package”, entrato in vigore a luglio 2024. Il Consiglio Direttivo IRFA è composto dai notai: Eliana Morandi, presidente; Gustavo Vassalli, vice presidente; Gian Marco Antonelli, Segretario e Tesoriere. Hanno partecipato alla costituzione dell’associazione, oltre ai componenti del consiglio direttivo, i notai Alessandro de Donato e Marco Forcella.
Il Comitato Scientifico dell’Istituto è composto da esperti di riconosciuta autorevolezza provenienti dai settori accademico, legale, istituzionale, dalla Magistratura e da Pubbliche Amministrazioni le cui competenze si manifestano nell’esercizio delle attività di vigilanza in materia (UIF, MEF, GdF, DIA, DNA). Già solo in tema di antiriciclaggio nel primo semestre del 2024 l’Unità di Informazione Finanziaria di Banca Italia ha ricevuto 70.085 di segnalazioni di operazioni sospette. I dati evidenziano un incremento delle comunicazione da parte dei professionisti (+45,9% rispetto al 2023), trasmesse quasi esclusivamente da Notai e dal CNN, e dagli operatori di valuta virtuale.
In questo scenario il contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo internazionale sono i valori fondamentali di IRFA anche alla luce dell’AML (Anti Money Laundering) Package, in vigore nel luglio 2024 e con completa attuazione entro il luglio 2027. Tale riforma è suddivisa in tre blocchi: la VI direttiva antiriciclaggio (direttiva Ue 2024/1640 ), che disciplina i meccanismi che gli Stati membri devono istituire per prevenire l’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio e finanziamento del terrorismo; il regolamento “single rulebook” (regolamento Ue 2024/1624), contenente norme applicabili in materia di due diligence su clienti, trasparenza dei titolari effettivi e utilizzo di strumenti anonimi, come i cripto-asset; il regolamento Ue 2024/1620, che istituisce una nuova Autorità dell’Unione europea, l’AMLA, che opererà a Francoforte da gennaio 2025 con poteri di vigilanza e indagine. “IRFA nasce per offrire ai professionisti e alla comunità scientifica approfondimenti concreti, tramite eventi e attività editoriali, sull’armonizzazione di normative, procedure, controlli e sanzioni.
Ogni professionista può fare la sua parte nella lotta al riciclaggio, prevenendo e contrastando attività illecite che minacciano la stabilità economica e la sicurezza internazionale” afferma Eliana Morandi, presidente IRFA. Il primo appuntamento ufficiale dell’ Istituto Ricerca e Formazione Antiriciclaggio (IRFA) si svolgerà a Roma il 31 gennaio 2025 nella Sala della Protomoteca in Campidoglio dalle ore 9.30 con un convegno, che ospiterà relatori di prestigio nazionale e internazionale.
Bimfactory, accordo tra DVision Architecture e Progetto Cmr per il 50%
DVision Architecture (DVA) e Progetto CMR hanno sottoscritto l’accordo per l’acquisto da parte di DVA del 50% di Bimfactory detenuto da Progetto CMR. Ad esito dell’operazione, DVA diventa quindi titolare del 100% del capitale sociale di Bimfactory.
L’operazione si inserisce nella strategia di entrambi di detenere solo partecipazioni di controllo nelle società partecipate. Nell’ambito delle consolidate relazioni intercorse, i due Gruppi continueranno comunque a collaborare su operazioni specifiche.
«Sono entusiasta – dichiara Armando Casella, ceo di Dva (a part of DVArea) – di annunciare questa operazione che rafforza, ulteriormente, l’anima digital del Gruppo DVArea. Attraverso questo passo strategico, consolidiamo il nostro ruolo di General Designer che affronta il progetto di architettura attraverso un approccio data driven. Contestualmente dimostriamo il nostro impegno, sempre crescente, nell’investire in tecnologie e innovazioni che portano valore ai nostri partner e ai nostri clienti. Bimfactory, nato nel 2015 per intuizione dei soci della controllata DVA è stato un anticipatore nel mercato, per il forte legame tra digitalizzazione e progettazione. Il Gruppo DVArea (proprietario del 100% di DVA), in questi anni, è cresciuto consolidando know how e allargando lo spettro d’azione del digitale applicato all’architettura e all’industria delle costruzioni. Colgo l’occasione per ringraziare gli amici di Progetto CMR per i cinque anni di condivisione, durante i quali abbiamo portato un contributo positivo alla transizione digitale della filiera di settore».
«A conclusione di un programma di ricerca che ha interessato la società Bimfactory, Progetto CMR – sottolinea Marco Ferrario, presidente di Cmr – capitalizza l’impegno profuso attraverso la cessione della propria quota. Continueremo a portare avanti internamente lo sviluppo delle competenze acquisite in questi anni che uniscono il digitale alla progettazione integrata, di cui anche nel 2023, per il terzo anno consecutivo, il Gruppo Progetto CMR International è risultato leader di mercato in Italia. Lo specifico progetto realizzato con il Gruppo DVArea ha consolidato le relazioni tra le nostre realtà e sarà la base per ulteriori future proficue collaborazioni».
Forum disuguaglianze, le conclusioni dell’Assemblea di Progetto
Il 18 dicembre 2024, 69 partecipanti (50 Membri, 15 Partner di progetto, 2 rappresentanti dei soggetti sostenitori, 2 invitati, alla presenza dello staff) si sono ritrovati (in larghissima misura in presenza) nell’Assemblea del Forum Disuguaglianze e Diversità con un’agenda in tre punti: riflettere sui risultati ottenuti in sette anni di lavoro nella costruzione di proposte e di azioni per la giustizia sociale e ambientale, nella chiave dell’articolo 3 della Costituzione; discutere e arricchire le attività programmate per il 2025; comprendere come accrescere l’impatto di sistema delle proprie proposte in un contesto culturale e politico in progressivo, grave deterioramento. Il confronto su quest’ultima sfida è stato istruito nei tre mesi precedenti raccogliendo osservazioni e proposte dall’intera Assemblea e costruendo così una mappa dei rischi, delle opportunità, delle alternative (cfr. Allegato 1).
6 ore di intenso lavoro e circa 50 interventi hanno condotto alle Conclusioni qui presentate, che sono state approvate alla fine dell’incontro. Esse configurano il “Progetto ForumDD” per il prossimo e i prossimi anni, riassumibile in quattro indirizzi fortemente complementari:
Proseguire, senza farsi distrarre, la costruzione di “mattoni” di un futuro più giusto, che, sempre con forte attenzione a pratiche ed esperimenti esistenti, offrano proposte di sistema, a livello europeo e nazionale.
Contrastare la dinamica autoritario/neoliberista in atto in quattro modi: utilizzando ogni strumento del confronto e del conflitto democratico; producendo e diffondendo buona informazione; configurando “immagini di anticipo” di un futuro alternativo, più giusto; investendo nella comunicazione e nelle arti come parte della contesa per cambiare il senso comune.
Rafforzare l’investimento sull’Unione Europea, in due forme: monitorare e interpretare i dossier e gli atti delle istituzioni UE nei temi seguiti dal ForumDD, sempre con attenzione alle relazioni internazionali e alla deriva bellica montante; istruire su alcune questioni e con adeguate alleanze, un’azione di proposta e advocacy, come già avvenuto in tema di salute.
A livello nazionale, ricercare un impatto di sistema (oggi assai difficile) concentrandosi su un tema – la cui scelta è stata affidata al Gruppo di Coordinamento fra quelle affrontate dal ForumDD – che risponda a preoccupazioni e aspirazioni diffuse, che sia oggetto di una nostra forte proposta, che susciti alleanze capaci di realizzare adeguati rapporti di forza, e consenta un’azione innovativa ed efficace sul senso comune.
In una sessione con i soli Membri, sono stati eletti 16 nuovi aderenti, riequilibrando ulteriormente, anche se in misura non ancora adeguata, la composizione per genere. Nella stessa sessione sono stati confermati i co-coordinatori Fabrizio Barca e Andrea Morniroli ed è stata nominata una terza co-coordinatrice – Elena Granaglia – all’interno di un Gruppo di Coordinamento che resta invariato. L’Assemblea è stata, inoltre, informata dell’entrata di nuove e nuovi Partner di Progetto.
Maire si aggiiudica licensing e Pdp per un progetto SAf in Indonesia
MAIRE (MAIRE.MI) annuncia che NEXTCHEM (Sustainable Technology Solutions) si è aggiudicata il licensing e il Process Design Package per un impianto di Sustainable Aviation Fuel (“SAF”) a Sei Mangkei, nella provincia di North Sumatra, in Indonesia. Questo progetto sarà il primo impianto a produrre SAF ad alta efficienza principalmente da residui della lavorazione dell’olio di palma (POME), consentendo la piena valorizzazione a livello domestico del feedstock, incluso l’olio da cucina esausto, e dimostrando la sostenibilità economica di impianti di scala ridotta. L’assegnazione di questo progetto fa seguito al completamento dello studio di fattibilità annunciato nell’agosto di quest’anno per lo sviluppo congiunto di un impianto SAF ottimizzato per la disponibilità di feedstock locali. L’esito positivo ha dimostrato la fattibilità di un impianto di produzione di SAF progettato per il feedstock di provenienza locale e ubicato in una posizione ideale per la logistica delle materie prime in Indonesia.
La capacità produttiva pari a 60.000 tonnellate all’anno di SAF è potenzialmente in grado di soddisfare circa il 5% della domanda di carburante dell’aeroporto internazionale Soekarno-Hatta di Giacarta, il più grande aeroporto dell’Indonesia, confermando la validità della soluzione su scala nazionale. Alessandro Bernini, CEO di MAIRE, ha commentato: “La decarbonizzazione di settori ad alto impatto come l’aviazione richiede non solo competenze tecniche, ma anche il coraggio di percorrere nuove strade. Questo accordo dimostra che MAIRE ha le competenze e la determinazione per mettere in campo soluzioni tecnologiche innovative e integrate che possono essere adattate a diversi contesti ed esigenze”.
Terna: Standard Ethics migliora il rating a ‘EE+’
Standard Ethics, l’ agenzia internazionale di rating non finanziari, ha migliorato oggi il Corporate Rating di Terna a ‘EE+’ (corrispondente al grado di valutazione ‘Very Strong’) dal precedente ‘EE’, confermando la società guidata da Giuseppina Di Foggia nella fascia “Sustainable”, la migliore. In particolare, Standard Ethics ha riconosciuto a Terna, con il Piano Industriale 2024-2028, un contributo tangibile al raggiungimento degli obiettivi della transizione e della sicurezza energetica, nonché allo sviluppo digitale (Twin Transition), tenendo sempre in considerazione gli aspetti sociali e occupazionali di questa doppia transizione (Just Transition). Standard Ethics, inoltre, attraverso la sua metodologia di valutazione, ha sottolineato l’implementazione da parte del gestore della rete di trasmissione nazionale di progetti a favore di obiettivi ambientali (riduzione delle emissioni ed economia circolare) e sociali (valorizzazione della diversità, supporto alla genitorialità e forte attenzione alla sicurezza sul lavoro).
L’agenzia di rating ESG ha infine evidenziato come Terna abbia adottato, da tempo, un modello di governance e gestione delle tematiche di sostenibilità, un sistema di gestione dei rischi ESG e una rendicontazione non-finanziaria allineati alle indicazioni internazionali dell’Onu, dell’Ocse e dell’Unione Europea, oltre che conformi alle best practice del settore. Gli investimenti del Gruppo Terna sono considerati sostenibili al 99%, secondo i criteri di ammissibilità introdotti dalla Tassonomia Europea.
A conferma della sua importanza, il Piano di Sostenibilità, per la prima volta nella storia di Terna, è stato integrato nel Piano Industriale. L’obiettivo strategico di Terna coincide dunque con l’affermazione di un modello di business sostenibile e con l’implementazione di una serie di attività con cui il Gruppo si impegna a perseguire una transizione giusta, inclusiva e attenta ai possibili impatti su tutti gli stakeholder. Questo nuovo riconoscimento internazionale da parte di Standard Ethics conferma la leadership globale di Terna nella sostenibilità, testimoniata, inoltre, dalla presenza della società nei principali indici ESG internazionali, tra i quali: Dow Jones Sustainability Index, Stoxx Global ESG Leaders, Euronext Vigeo, FTSE4Good, MIB ESG, Morningstar IlSole24Ore Italy 40, S&P Developed 100 Gender Equality & Inclusion, e numerosi altri.
Maria Cristina Carlini