PER UN MILIONE DI ADDETTI

Logistica: stretta appalti e filiera ‘qualificata’ nel nuovo contratto

E’ stato raggiunto l’accordo – senza un’ora di sciopero- sul nuovo contratto trasporto merci, logistica e spedizioni che interessa l’amplissima platea che va dagli autisti di mezzi pesanti ai rider. Per i sindacati e le aziende, è un contratto moderno che vuole rispondere alle sfide di un settore che rappresenta il 9% del Pil nazionale. Oltre agli aumenti retributivi, il nuovo contratto prevede nuove figure professionali e disciplina in modo più stringente la gestione degli appalti nella filiera e prevede nuove norme in materia di sicurezza sul lavoro

08 Dic 2024 di Maria Cristina Carlini

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Sarebbe dovuto scattare proprio oggi lo sciopero di due giorni dei lavoratori della logistica. Invece, la ripresa del tavolo negoziale la scorsa settimana ha portato la fumata bianca con la firma dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto del trasposto merci, logistica e spedizioni che interessa la vastissima platea di circa un milione di addetti tra autisti di mezzi pesanti, impiegati, magazzinieri, driver, corrieri e rider. Un contratto  dalla portata innovativa che punta a dare risposte alle trasformazioni e cambiamenti del settore che rappresenta il 9% del Pil italiano. E su questo convergono le valutazioni sia dei sindacati che delle imprese. firmato unitariamente dai sindacati di categoria dei trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e 24 associazioni datoriali del settore.

Tra le novità, come riferisce il segretario nazionale della Filt Michele De Rose, l’ammodernamento della scala classificatoria, con l’inserimento di nuove figure professionali, legate alla tecnologia e quelle legate al lavoro che, in questi anni è cambiato, come responsabili informatici legati anche alla gestione dei big data e dell’automazione e il mediatore culturale. E’ stato eliminato il salario d’ingresso e ampliata la clausola sociale in caso cambio di fornitori nella consegna dell’ultimo miglio.

“Due misure che, insieme alla qualificazione dei fornitori, hanno l’obiettivo di rendere meno precario il settore e con una migliore qualità dell’occupazione. Inoltre la riduzione dell’orario a parità di salario e l’inserimento della clausola sociale per i driver che effettuano le consegne dell’ultimo miglio ha l’obiettivo di garantire una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e garantire stabilità occupazionale”, sottolinea De Rose. Altri capitoli  importanti sono quelli della sicurezza sui luoghi di lavoro, con l’inserimento della figura del Rls di sito, maggiori garanzie contro le aggressioni al personale e strumenti di contrattazione per affrontare le ricadute dei cambiamenti climatici a partire dai magazzini nei periodi più freddi e caldi dell’anno. “Con l’inserimento nel contratto degli strumenti di protezione delle persone vittime di violenza di genere, ampliando anche le previsioni di legge, e del diritto alla disconnessione abbiamo ampliato anche il capitolo dei diritti. E’ un contratto importante e moderno dal punto di vista normativo ed economico che redistribuisce gli utili che le imprese hanno realizzato in questi anni”. Per la Uiltrasporti, il rinnovo del contratto “rappresenta un traguardo significativo in un settore cruciale, che negli ultimi anni ha affrontato profondi cambiamenti sia sul piano economico che organizzativo”. In particolare, “il rinnovo disciplina con maggiore attenzione la gestione degli appalti e la qualificazione della filiera logistica, confermando le regole sull’orario di lavoro e con una procedura ben definita per il riconoscimento della discontinuità per il personale viaggiante”, sottolineano la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo e il segretario generale della Uiltrasporti, Marco Verzari.

Dal punto di vista economico, il contratto prevede incrementi di 230 euro mensili a regime per il personale non viaggiante del livello 3S e di 260 euro per il personale viaggiante del livello 3B, e comprende l’introduzione dell’Elemento Professionale d’Area (EPA), pensato per valorizzare le competenze dei lavoratori. Complessivamente l’aumento medio delle retribuzioni si attesta intorno al 14,31%.

Soddisfatte anche le associazioni imprenditoriali. Per il presidente di Confetra De Ruvo, “il nostro è un grande contratto non solo per la platea cui si applica ma anche per la rappresentatività delle organizzazioni che lo siglano, tanto da parte datoriale che da quella sindacale. Il suo rinnovo pertantiocostituisce un fatto particolarmente significativo che testimonia il buon livello delle relazioni sindacali del settore, come risulta anche dalle diverse forme di bilateralità in essere nel campo della previdenza e dell’assistenza sanitaria integrativa”. E’, aggiunge, “un rinnovo soddisfacente, senza vincitori nè vinti, in quanto ha prevalso su tutto una visione unitaria in cui imprese e lavoratori sono due facce della stessa medaglia”. «Abbiamo siglato un contratto impegnativo e molto importante per il nostro Paese –  afferma Massimo Stronati presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi – si tratta di un settore nevralgico e strategico che coinvolge oltre un milione di addetti e che contribuisce allo sviluppo economico del sistema Italia. Con la sigla di questo rinnovo, inoltre è stata aggiunta una giusta valorizzazione al ruolo ed alla peculiarità del socio lavoratore».

 

 

 

 

 

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