IL RAPPORTO PER LA UIL

Giuricin: il Giubileo sarà uno CHOC per il sistema dei trasporti di Roma, i rischi maggiori arrivano ancora da taxi e tpl

Attesi all’aeroporto di Fiumicino oltre 4 milioni di passeggeri, mentre l’Anno Santo promette un aumento pari a 7,5 milioni di pellegrini – che passano da 24,5 milioni a 32 milioni – e una crescita dell’82 per cento della spesa turistica rispetto al Giubileo del 2000. Sono alcuni dei dati emersi da uno studio curato dal professore di Economia all’Università Bicocca di Miliano, insieme a Carlo Stagnaro, e presentato nel corso di un convegno sui trasporti alla vigilia del Giubileo organizzato dalla Uiltrasporti a Roma. “I taxi e la mobilità non di linea rimangono un problema per la capitale – sottolinea Giuricin a DiarioDiac – L’aumento delle licenze era necessario, ma purtroppo a fronte di un grandissimo aumento della domanda, l’offerta rimarrà scarsa, tanto più con un picco del turismo quale quello del Giubileo”. Intanto per il sindacato la preoccupazione è che il sistema, incluso quello ferroviario su base nazionale, non sia in grado di reggere i flussi e si apra un’emergenza sia sul fronte dell’accoglienza turistica. Per questo dal segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri  arriva la richiesta di un tavolo permanente “che intervenga in tempo reale e che reagisca all’aumento della domanda”. Tuttavia il sindaco Roberto Gualtieri rassicura che nella Capitale “il 50 per cento degli investimenti totali, pari a 7 miliardi, è stato destinato ai trasporti. E anche nella quota degli interventi giubilari il 50 per cento del totale è destinato ai trasporti”. Anche se la spesa corrente per il tpl resta la metà di Milano.

06 Dic 2024 di Giusy Iorlano

Condividi:
Giuricin: il Giubileo sarà uno CHOC per il sistema dei trasporti di Roma, i rischi maggiori arrivano ancora da taxi e tpl

ATTESA TAXI , PERSONE IN FILA MANCANZA CODA

Il Giubileo del 2025 sarà per i trasporti pubblici di Roma, ma anche d’Italia, un vero e proprio “choc per la domanda” a fronte di una “offerta che resta rigida”. Per questo, a poco meno di un mese dall’apertura della Porta Santa, Roma e il Paese intero devono prepararsi all’accoglienza, anche con un tavolo permanente “che intervenga in tempo reale e che reagisca all’aumento della domanda”. E’ quanto è emerso nel corso del convegno ‘Il Sistema dei trasporti alla vigilia del Giubileo’ organizzato dalla Uiltrasporti a Roma dove è stato presentato uno studio studio, curato dal Prof. Andrea Giuricin e dal Dott. Carlo Stagnaro, basato su precedenti grandi eventi, come Expo di Milano o le Olimpiadi di Parigi. Rispetto a questi, però, “il Giubileo è qualcosa di unico perché dura molto rispetto a una Olimpiade o un Expo” . Una domanda diversa da quella che si è vista in grandi eventi simili quali, ad esempio, l’Expo di Milano, o addirittura lo stesso Giubileo del 2000, con un aumento pari a 7,5 milioni di pellegrini – che passano da 24,5 milioni a 32 milioni – e una crescita dell’82 per cento della spesa turistica rispetto a 24 anni fa.

Lo studio

I numeri presentati nello rendono chiaro lo stato dell’arte del sistema dei trasporti italiani e i punti critici sottolineando l’importanza di fare sistema per sviluppare soluzioni che possano andare anche oltre il Giubileo.

“Le sfide per la mobilità per Roma sono molto importanti, specialmente con il picco di domanda previsto per il Giubileo – ha spiegato a DiarioDiac Andrea Giuricin, professore di Economia all’Università Bicocca di Miliano – Inoltre si arriva da un anno, il 2024, che ha visto ad esempio i record nel settore aeroportuale e alta velocità”.

 

“Naturalmente l’offerta è abbastanza rigida per sua natura, ma è necessario agire per introdurre tutti gli elementi di flessibilità possibili per rispondere a questo shock della domanda. Sono previsti – ribadisce – 32 milioni di pellegrini che probabilmente si sposteranno anche per l’Italia e quindi sarà necessario ottimizzare l’uso delle infrastrutture, tenendo in conto i grandi lavori del PNRR e l’eccellenza che comunque rimane nel sistema alta velocità.”

Anche il trasporto aereo presenta numeri da capogiro. Il 2025 assicurerà, soltanto nell’aeroporto di Fiumicino, un incremento di 4 milioni di viaggiatori sull’anno in corso, che si chiuderà con circa 50 milioni di passeggeri.

Insomma tutto si muove e tutto cresce, mentre il tpl e i taxi continuano ad essere un problema, soprattutto nella Capitale. Troppo pochi rispetto a quanti ne servirebbero. Il 2023, hanno spiegato gli esperti, non è stato un anno facilissimo per il tpl a Roma, l’offerta è diminuita anche a causa dei lavori e adesso ci sarà una domanda aggiuntiva di pellegrini che aumenterà: si rischia una situazione di sofferenza. Nè aiuta il trasporto pubblico non di linea: a Roma ci sono 7800 taxi e circa 1000 Ncc. Madrid, in confronto, per 6 milioni di abitanti (ma meno turisti) ha 16mila taxi (su più turni) e 9000 Ncc. Quattro dipartimenti di Parigi (8 milioni di abitanti) hanno 20 mila taxi e 40 mila Ncc. Una piccola parte della mobilità,  ma comunque importante. Anche se nuove mille licenze arriveranno a Roma, a quanto pare servirà qualcosa in più.

“I taxi e la mobilità non di linea rimangono un problema – spiega il professore – L’aumento delle licenze era necessario, ma purtroppo a fronte di un grandissimo aumento della domanda, l’offerta rimarrà scarsa, tanto più con un picco del turismo quale quello del Giubileo”.

Andrea Giuricin

Il discorso, dunque, è più ampio. “Esattamente, si tratta di un discorso di sistema – conclude Giuricin – Sicuramente per rispondere a questo choc bisognerà agire sull’intermodalitá e sull’ottimizzazione delle risorse esistenti. Nel breve periodo anche fare accordi per aumentare l’utilizzo dei mezzi e delle risorse umane. Non facile, ma necessario”.

Gli investimenti destinati ai trasporti a Roma

Tuttavia il sindaco Roberto Gualtieri ha sottolineato, nel corso del suo intervento al convegno, che nella Capitale “il 50 per cento degli investimenti totali in corso a Roma, pari a 7 miliardi, è stato destinato ai trasporti. E anche nella quota degli interventi giubilari il 50 per cento del totale è destinato ai trasporti”. E una parte di questi investimenti ha riguardato il potenziamento delle flotte dei bus: l’età media dei bus era di 12 anni tre anni fa, attualmente, con i nuovi mezzi, è arrivata a 7 anni. “A breve con i nuovi innesti saremo a 5 anni, siamo passati dall’età media più alta di Europa a quella più bassa”, ha sottolineato Gualtieri evidenziando quello che è il ” grande tema della spesa corrente del Tpl che è basso in Italia rispetto all’Europa e basso a Roma rispetto all’Italia. Roma riceve il 50% del contributo procapite che riceve Milano. La metà. Non esiste nessuna ragione al mondo che possa spiegarlo. Un dato inaccettabile”, ha concluso il sindaco. ”Quello dei trasporti è tra i comparti che ha sofferto, negli anni, il più grande gap di investimenti. Siamo consapevoli che serve un lavoro gigantesco per recuperare questo gap che si è accumulato nei decenni”.

La preoccupazione della Uil però resta. “Abbiamo ancora tante criticità e carenze che andrebbero superate. L’Italia è l’ultimo Paese in Europa per investimenti in infrastrutture. Ci sono ritardi frequenti nei trasporti e affollamenti che andranno a peggiorare in vista del Giubileo. Nel 2025 c’è un tema dei trasporti nel Lazio e a Roma ma c’è anche un tema di tutto il Paese, perchè i pellegrini dalla Capitale si sposteranno in altre parti d’Italia”, ha detto il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri.

“Se consideriamo che il sistema dei trasporti rappresenta il primo impatto con cui turisti e pellegrini si troveranno ad avere a che fare – ha detto il segretario generale della Uiltrasporti Marco Verzari -, è quanto mai evidente che questo settore sarà centrale e quindi soggetto a sollecitazioni dal punto di vista organizzativo. I problemi, i guasti e i ritardi nei trasporti riscontrati in particolare da questa estate, hanno messo e stanno mettendo a dura prova cittadini e lavoratori. La linea ferroviaria – ha sottolineato – sembra essere quella più colpita, con cancellazioni e ritardi frequenti, ma anche, porti, autostrade, aeroporti e soprattutto il Trasporto Pubblico Locale, sono sempre più congestionati. Mancano ormai poche settimane all’inizio del Giubileo e noi, come parti sociali, una contezza piena di quella che sarà l’organizzazione del sistema dei trasporti e delle infrastrutture a Roma e in tutto il Paese ancora non l’abbiamo. Le infrastrutture da sole non bastano perché senza un’adeguata programmazione queste rimangono solo delle cattedrali nel deserto. Una rete di trasporti efficiente ed integrata che possa davvero essere fruibile da tutti rappresenterebbe invece un’espressione di democrazia per il nostro paese”, ha concluso.

 

Argomenti

Argomenti

Accedi