LA GIORNATA
Foti neoministro con le deleghe di Fitto: Ue, Sud, Pnrr e coesione
- Disoccupazione nell’area euro al 6,3%
- Rinnovabili, Enea: rallenta la crescita e frena il calo delle emissioni
- Global Gateway: Consiglio Ue, ok ai progetti di punta. C’è il SoutH2 Corridor
- Malpensa 2035, ok al masterplan dalla Conferenza dei servizi
IN SINTESI
Il successore di Raffaele Fitto per la gestione del Pnrr, del Sud, affari europei e coesione è Tommaso Foti. Il deputato e capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia ha giurato ieri poco dopo mezzogiorno al Quirinale. Si risolve in poco tempo, così, con una scelta unitaria e non con lo spacchettamento delle deleghe precedentemente assegnate all’ormai neo vicepresidente della Commissione europea.
“Desidero rivolgere le più sentite congratulazioni, mie personali e di tutto il Governo”, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni. “Tommaso è un politico di grande esperienza e capacità, tra le migliori risorse di cui Fratelli d’Italia dispone oggi. Ha una lunga carriera parlamentare alle spalle e, da capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, ha saputo dimostrare in questa legislatura il suo valore e la sua competenza, guidando il principale partito di maggioranza a Montecitorio. È un militante, appassionato e coerente, che ha dedicato fin da giovanissimo la sua vita al servizio della sua comunità e della Nazione”. Infine: “Il Ministro Foti raccoglie il testimone di Raffaele Fitto, neo Vicepresidente Esecutivo della Commissione europea, e io sono certa che saprà lavorare con la sua stessa determinazione e la sua stessa meticolosità. Per il bene dell’Italia e degli italiani”.
Disoccupazione nell’area euro al 6,3%
Nell’ottobre 2024, il tasso di disoccupazione destagionalizzato dell’area dell’euro era del 6,3%, stabile rispetto a settembre 2024 e in calo rispetto al 6,6% di ottobre 2023. Il tasso di disoccupazione dell’Ue era del 5,9% nell’ottobre 2024, anch’esso stabile rispetto a settembre 2024 e in calo rispetto al 6,1% di ottobre 2023. Queste cifre sono pubblicate da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea .
Eurostat stima che nell’ottobre 2024 nell’Ue fossero disoccupati 12,971 milioni di persone , di cui 10,841 milioni nella zona euro .
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Rispetto a settembre 2024, la disoccupazione è diminuita di 70 mila unità nell’Ue e di 3 mila nella zona euro .
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Rispetto a ottobre 2023, la disoccupazione è diminuita di 416 mila unità nell’Ue e di 411 mila unità nella zona euro .
A ottobre 2024, 2,995 milioni di giovani (sotto i 25 anni) erano disoccupati nell’UE , di cui 2,427 milioni nell’area dell’euro . A ottobre 2024, il tasso di disoccupazione giovanile era del 15,2% nell’UE , in calo rispetto al 15,3% di settembre 2024, e del 15,0% nell’area dell’euro , in aumento rispetto al 14,9% del mese precedente.
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Rispetto a settembre 2024, la disoccupazione giovanile è diminuita di 17 mila unità nell’UE ed è aumentata di 35 mila unità nella zona euro .
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Rispetto a ottobre 2023, la disoccupazione giovanile è aumentata di 61 mila unità nell’UE e di 22 mila nella zona euro
A ottobre 2024, il tasso di disoccupazione femminile era del 6,1% nell’UE , stabile rispetto al mese precedente, e il tasso di disoccupazione maschile era del 5,7%, in calo rispetto al 5,8% di settembre 2024. Nell’area dell’euro , il tasso di disoccupazione femminile era del 6,5%, stabile rispetto al mese precedente, e il tasso di disoccupazione maschile era del 6,1%, anch’esso stabile rispetto a settembre 2024.
Rinnovabili, Enea: rallenta la crescita e frena il calo delle emissioni
Continuano a crescere le energie rinnovabili anche se ad un ritmo più lento della prima metà dell’anno. Lo rileva l’ultima analisi Enea sul sistema energetico nazionale, che rileva anche un peggioramento Ispred che misura Sicurezza energetica, Prezzi e Decarbonizzazione. La produzione da fonti rinnovabili nel 3° trimestre è cresciuta dell’8%, molto meno del 25% registrato nella prima metà 2024, mentre i consumi di energia finale risultano in aumento (+2%) ed il calo delle emissioni di CO2 evidenzia una frenata (-1% a fronte del -7% registrato nel primo semestre dell’anno).
La ripresa dei consumi è stata guidata dai trasporti (+2%) ma anche dal settore civile dove ha influito il forte uso dei climatizzatori durante l’ultima calda estate (+3,5%), mentre continuano a diminuire i consumi energetici dell’industria (-2,5% rispetto al terzo trimestre 2023). “Si tratta del decimo calo trimestrale consecutivo, un dato sul quale incide la crisi dell’economia tedesca e i prezzi dell’energia fermi su valori storicamente elevati, e per di più di nuovo in aumento”, spiega Francesco Gracceva, il ricercatore Enea che coordina l’Analisi. Il calo delle emissioni di CO2 risulta concentrato solo nel settore elettrico, dove nei primi nove mesi dell’anno la quota di generazione da fossili è scesa al 46%, nuovo minimo storico, inferiore di 6 punti percentuali rispetto al precedente minimo del 2023. Le emissioni invece crescono (+2%) nei settori non-Ets (terziario, residenziale, trasporti e industria non energivora), dove l’aumento nei trasporti più che compensa il calo nell’industria e nel civile.
La decisa frenata nel calo delle emissioni ha avuto un impatto fortemente negativo sull’indice composito Enea Ispred, che si porta ai minimi della serie storica, perché l’attuale traiettoria delle emissioni nei settori non-ETS non è mai stata così lontana dagli obiettivi 2030. “Nei prossimi sei anni le emissioni in questi settori dovrebbero ridursi almeno del 5% in media – sottolinea Gracceva – per centrare i target. E anche la crescita delle fonti rinnovabili resta decisamente inferiore a quella delineata nel recente Pniec”. In termini di fonti, nel terzo trimestre è proseguito il drastico calo del carbone (-40%), ma sono invece aumentati i consumi di tutte le altre fonti fossili: petrolio +2,5%, spinto dalla crescita della mobilità, gas +3%, in ripresa nella generazione elettrica. In Europa queste percentuali sono state diverse: carbone -20%, gas -5%, consumi di petrolio invariati ma forte aumento della produzione di elettricità da fonti rinnovabili (+15% circa), nucleare +6%.
Sui mercati dell’energia all’ingrosso il prezzo del gas è tornato ad aumentare (+7% il Ttf rispetto a un anno prima), attestandosi al di sopra dei 40 euro/MWh da ottobre, mentre sulle borse elettriche europee, nonostante aumenti significativi registrati tra aprile e giugno (in Spagna e Francia), i prezzi nel terzo trimestre sono rimasti ovunque ben al di sotto dei livelli di un anno prima, con l’unica eccezione dell’Italia, dove il prezzo è risultato maggiore del 5%.
Global Gateway: Consiglio Ue, ok ai progetti di punta. C’è il SoutH2 Corridor
Il Consiglio dell’Ue ha approvato 46 progetti faro del Global Gateway per il 2025 . I progetti individuati come faro dagli ambasciatori degli Stati membri dell’Ue sono esempi importanti di risultati ottenuti dal Global Gateway nei settori del digitale, del clima e dell’energia, dei trasporti, della salute, dell’istruzione e della ricerca.
I progetti faro – si legge nella nota ufficiale – vengono identificati su base annuale e integrati in un elenco di progetti faro del Global Gateway che include 218 iniziative degli anni precedenti, in questo caso 2023 e 2024. L’elenco dei progetti faro non è esaustivo in relazione a tutti i progetti e le attività nell’ambito del Global Gateway, ma mira a fungere da strumento per l’Ue e i suoi stati membri per la comunicazione strategica e la visibilità durante l’anno 2025 nell’impegno dell’Ue con i suoi partner. I progetti faro mostrano progetti concreti di trasformazione e sottolineano il loro impatto tangibile e i benefici per le comunità locali. L’inclusione di progetti degli stati membri nell’elenco non garantisce il finanziamento dell’Ue per tali progetti.
Tra i progetti ci sono anche il SoutH2 Corridor di Snam e il Medlink. Nel quarto trimestre del prossimo anno, il progetto sull’idrogeno dovrebbe richiedere il riconoscimento dello status di Progetto di mutuo interesse nell’ambito della della Rete transeuropea per l’energia (Ten-E). Per quanto riguarda il Medlink, parliamo del progetto per decarbonizzare il Nord Africa e il settore energetico dell’Ue attraverso lo sviluppo di produzione di energia rinnovabile su larga scala e di infrastrutture di trasmissione dedicate, comprese quelle sottomarine ad alta tensione tra l’Algeria e la Tunisia all’Europa attraverso l’Italia.
Malpensa 2035, ok al masterplan dalla Conferenza dei servizi
Enac e Sea comunicano che si è conclusa positivamente la procedura per l’accertamento della Conformità Urbanistica sul Master Plan dell’aeroporto di Malpensa. La relativa conferenza dei Servizi sul Masterplan di Malpensa per il periodo 2019-2035, che si è tenuta il 19/11/24, indetta da Ministero delle Infrastrutture, ha coinvolto in particolare il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo
Energetico, il Ministero della Cultura, insieme a tutti gli Enti di livello statale e territoriale, tra cui i comuni del Cuv, interessati dal piano di sviluppo, e ha acclarato l’intesa Stato-Regione per la conformità urbanistica del Masterplan. È terminato, pertanto, l’iter di approvazione dello sviluppo infrastrutturale che permetterà a Malpensa di crescere nei prossimi anni. Grazie a questa ultima autorizzazione si può procedere, infatti, all’avvio di tutte le opere previste all’interno del sedime dell’aeroporto.
Sulla base delle previsioni del Master Plan verranno sviluppati gli interventi aeroportuali, progettati e realizzati con soluzioni tecniche e tempistiche tali da supportare la stimata crescita del traffico e la piena sostenibilità dell’aeroporto, nel rispetto delle prescrizioni del Decreto VIA e degli atti e degli accordi attuativi di livello territoriale. Il Masterplan prevede la realizzazione per fasi di una serie di interventi che riguardano in particolare l’ampliamento del Terminal passeggeri, aree di sosta per gli aeromobili, miglioramenti del sistema piste con nuove taxyway e raccordi per migliorare l’efficienza operativa dello scalo; a questo si aggiungono nuove aree destinate a funzioni di scambio intermodale e modalità di trasporto innovative, la realizzazione di magazzini di seconda linea e altri servizi dedicati al cargo. Il piano di sviluppo autorizzato prevede così tutte le opere necessarie a gestire la domanda di traffico stimata in 40 milioni di passeggeri al 2035.
Il Direttore Generale dell’Enac, Alessio Quaranta, esprime soddisfazione per il risultato raggiunto “Il Masterplan consente di dotare uno dei principali scali italiani di un chiaro quadro pianificatorio e programmatico, definito non solo sulla base delle prospettive di sviluppo dell’aeroporto di Malpensa, ma anche in linea con il ruolo che lo stesso è chiamato a svolgere nell’ambito del Piano Nazionale degli Aeroporti in fase di finalizzazione presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.
“La conclusione positiva dell’iter del Masterplan rappresenta un passaggio molto importante per l’Aeroporto di Milano Malpensa. – ha dichiarato Armando Brunini, Amministratore Delegato di SEA – Gli interventi infrastrutturali che verranno realizzati, sempre nel rispetto della sostenibilità ambientale, porteranno a un ulteriore miglioramento dell’efficienza dello scalo con il conseguente effetto positivo sulla qualità dei servizi resi ai passeggeri”. Il via libera da parte della Conferenza dei Servizi costituisce un passaggio amministrativo essenziale per il processo di sviluppo dell’Aeroporto di Milano Malpensa ed è il risultato della fattiva collaborazione tra Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Enac, ENAV, Ministero dell’Interno, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero della Cultura, Ministero della Difesa, Agenzia del Demanio, Regione Lombardia, in un dialogo costante con Città Metropolitana di Milano, Parco Lombardo del Ticino, Provincia di Varese e i Comuni del territorio circostante lo scalo.
Confetra incontra il viceministro Leo, al centro riforma doganale e reverse charge dell’Iva negli appalti della logistica
Riforma doganale e introduzione della reverse charge dell’IVA negli appalti di logistica: sono questi i due principali temi al centro dell’incontro tra Confetra e il viceministro, Maurizio Leo, che si e svolto ieri. Temi sui quali Confetra da tempo, insieme alle sue Federazioni, ha richiamato l’attenzione del Governo e del Parlamento. Il presidente di Confetra De Ruvo ha ribadito a Leo le criticità del D.Lgs. 141/2024 sulla riforma doganale, inviate alle competenti Commissioni parlamentari prima della sua definitiva approvazione, riguardanti una serie di questioni sulle quali è necessario intervenire entro tempi rapidi: la qualificazione dell’IVA come diritto di confine, la soglia di 10.000 euro prevista ai fini della segnalazione all’autorità giudiziaria per ravvisare eventuali fattispecie penali e/o di contrabbando, anche in caso di assenza di dolo e di semplice errore, la mancata previsione del ravvedimento operoso e la confisca dei beni oggetto di accertamento. Riguardo alla reverse charge dell’IVA negli appalti di logistica, cioè alla previsione di trasferire al committente l’obbligo di versamento riguardante il fornitore, De Ruvo ha ribadito al Vice Ministro quanto recentemente segnalato anche al Ministro Giorgetti, riguardo alla possibilità di questa proposta di evitare l’evasione IVA, quantificata dalle indagini giudiziarie dell’ultimo anno in oltre mezzo miliardo di euro. A seguito delle rassicurazioni sull’attenzione al tema ricevute dal Ministro Giorgetti, De Ruvo ha chiesto al Vice Ministro Leo se sono stati avviati gli approfondimenti necessari per proporre alla Commissione europea l’applicazione della reverse charge almeno in via temporanea e sperimentale. La riunione è risultata molto proficua, riferisce Confetra, grazie alle rassicurazioni ricevute dal VM riguardo i due principali temi esaminati. L’incontro si è concluso con l’impegno reciproco a restare aggiornati sullo sviluppo dei temi discussi e con la disponibilità di Confetra a fornire agli Uffici del Vice Ministro tutta la collaborazione necessaria.
Prologis a Milano: rigenerazione urbana è il murale di Kraser per le Olimpiadi Invernali 2026
Grazie al contributo di Prologis è stato inaugurato a Milano un nuovo murale pensato e realizzato dall’artista spagnolo Kraserper celebrare i Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026. L’opera monumentale di 120 metri quadrati realizzata nel Villaggio dei Fiori fa parte del progetto CORBA di trasformazione urbana promosso dalla galleria Stradedarts Sin collaborazione con il Muncipio 6 di Milano. Rappresentante la dea Nike (in greco antico: Nίκη), divinità greca della Vittoria, il nono murale vuole essere un regalo al quartiere, valorizzandolo sotto il profilo storico e culturale e aumentando l’attrattiva sia per i residenti sia per i visitatori. Il museo di street art a cielo aperto che celebra i giochi olimpici 2026 Milano-Cortina prevede la realizzazione da parte di artisti di fama internazionale di 10 opere monumentali, 9 delle quali sono già state completate. Nell’opera realizzata per Prologis, Kraser presenta una rappresentazione della dea Nike inusuale: una versione congelata della dea della vittoria, riportandoci così ai giochi olimpici invernali. E’ un’opera che ci parla del superamento dell’essere umano che, anche in situazioni estreme, lotta al meglio delle sue abilità fino a conseguire la vittoria. La raggiungono grazie alla passione e al lavoro di squadra, valori che Prologis condivide.
M.C.C.