LA LEGGE REGIONALE DEL LAZIO
Semplificazione urbanistica: a Roma in campo I PROFESSIONISTI
Trasmesso alla giunta Rocca un documento congiunto con 21 emendamenti per la riorganizzazione delle norme esistenti, per renderle “più snelle ed efficaci per la gestione del territorio”. Alessandro Panci (Architetti): “Procedure chiare e flessibili sono necessarie per favorire uno sviluppo sostenibile”. Massimo Cerri (Ingegneri): “Favorevoli alla legge sui seminterrati laddove si applichino adeguamenti tecnici e opportune modifiche ai fini dell’abitabilità. Esprimiamo dissenso, invece, per l’eventuale abitabilità degli interrati”. A Roma, intanto, pubblicato il bando per project financing di riqualificazione del Parco di Piazza Loriedo.

Parco Loriedo, project financing per punto ristoro e area verde (Foto comune di Roma)
IN SINTESI
Il Lazio accelera sull’urbanistica regionale. Obiettivo è semplificare le procedure e favorire la rigenerazione urbana attraverso il nuovo piano per la semplificazione urbanistica. Una spinta, questa, che ha visto collaborare architetti, ingegneri, geologi, geometri, periti industriali, agronomi, tutti intorno allo stesso tavolo per mettere a punto una serie di proposte di modifica alla legge regionale 171 del 9 agosto 2024, riguardante “Semplificazioni e misure incentivanti per il governo del territorio”, che dovrebbe approdare in aula a fine mese.
Il tavolo tecnico, coordinato da Alessandro Panci, presidente dell’ordine degli Architetti PPC di Roma, si è insediato nelle scorse settimane e ha prodotto un documento congiunto, presentato ieri, 16 ottobre, alla Regione Lazio, e contenente tutta una serie di proposte di modifica alla proposta di legge regionale 171/2024. Obiettivo?
“Sicuramente quello di norme più snelle ed efficaci per la gestione del territorio – spiega a Diario Diac Alessandro Panci – procedure chiare e flessibili sono necessarie per favorire uno sviluppo sostenibile e aderente ai bisogni della comunità. Proficua la collaborazione con i colleghi degli altri ordini e collegi, con cui abbiamo instaurato un ottimo dialogo”. Ora la palla passa alla Regione del governatore Francesco Rocca.
“E’ la regione ora a dettare i tempi – sottolinea Panci – ma molto probabilmente i lavori saranno chiusi a fine mese per l’approvazione definitiva del documento. Giudichiamo, comunque, molto positiva la volontà da parte dell’amministrazione regionale di portare avanti una serie di interventi che puntano a semplificare il testo vigente”.
Soddisfazione per il documento congiunto, trasmesso alla Regione Lazio, arriva anche dall’ordine degli ingegneri della provincia di Roma. Il presidente Massimo Cerri a Diario Diac ha sottolineato che “si tratta di 21 emendamenti atti alla riorganizzazione di norme esistenti e che mirano all’incentivare interventi edilizi, passando per l’efficienza della macchina amministrativa. Il nostro obiettivo – ha puntualizzato – è quello di semplificare le procedure urbanistiche, creando vantaggi, non solo per il lavoro di noi professionisti tecnici e per le imprese, sempre affannati dalla burocrazia, ma anche per i cittadini, che potranno godere di tempistiche più accelerate per i processi di rigenerazione urbana. In uno scenario modificato si dovrebbe avere accesso a una più facile e veloce applicazione di strumenti per il governo del territorio. E, a mio avviso – ha aggiunto – la stessa gestione del territorio richiede una sinergia interdisciplinare tra professionisti e Istituzioni, al fine di garantire un servizio più efficace ed efficiente, sia per quanto riguarda il monitoraggio sia la gestione degli eventi”.
I punti chiave: sottotetti, piano paesaggistico e terreni agricoli
Dal recupero degli edifici esistenti passando per la revisione della regolamentazione dell’agricoltura e il recupero dei sottotetti, fino ad arrivare alla revisione del piano paesaggistico e territoriale. Sono tanti gli aspetti relativi alla pianificazione territoriale toccati dalla proposta di legge 171 del 2024. Le semplificazioni introdotte per le modifiche ai piani attuativi prevedono la competenza della giunta comunale anziché del consiglio comunale per tali modifiche, a condizione che non comportino variazioni sostanziali. Inoltre, è limitata la necessità del parere paesaggistico solo per le modifiche che riguardano porzioni di piani non interessate da aree effettive. Tutte misure, queste, che mirano a snellire le procedure e ridurre i tempi di approvazione. Le disposizioni riguardanti gli interventi di ristrutturazione edilizia consentiti, inoltre, prevedono un incremento fino al 15% della volumetria o della superficie lorda esistente per singoli edifici, con un massimo del 30% per demolizione e ricostruzione.
“Per quanto riguarda gli aspetti legati a zone agricole nel Lazio – spiega Panci – condividiamo gli aspetti presentati dalla Regione Lazio, in particolare riguardo la parte legata al recupero degli edifici (a causa di una serie di limitazioni vigenti) che oggi avviene con difficoltà e che invece, con queste modifiche, potrebbe facilitare l’attività degli imprenditori agricoli. Ancora, abbiamo presentato anche un piccolo aggiustamento per quanto riguarda gli accessori, parliamo delle tettoie e altre opere annesse. E’ emersa, infatti, la volontà di rivedere con piccole modifiche quanto proposto riguardo le percentuali e le tipologie dei ricoveri per alcune tipologie di animali”.
C’è poi la questione sottotetti e seminterrati.
“Per quanto riguarda i sottotetti non ci sono state modifiche, riguardo i seminterrati c’è da dire che non esiste ancora una normativa a riguardo nella regione Lazio, cosa che, invece, ritroviamo in altre regioni. Una mancanza – sottolinea l’architetto – ma il recupero deve essere fatto in maniera corretta e consapevole”.
Gli fa eco il presidente Cerri: “L’ordine di Roma è favorevole alla legge sui seminterrati – precisa l’ingegnere – laddove si applichino adeguamenti tecnici e opportune modifiche ai fini dell’abitabilità. Esprimiamo dissenso, invece, per l’eventuale abitabilità degli interrati”.
Un nuovo modello di urbanistica, questo del Lazio, che rappresenta, dunque, una sfida ambiziosa per la regione. Ma si corre anche nella Capitale.
Roma: pubblicato bando per project financing riqualificazione Parco Loriedo
Dal 16 ottobre e fino al 16 novembre 2024, tramite avviso pubblico, il Dipartimento Tutela ambientale di Roma Capitale raccoglierà proposte, da parte di operatori economici in possesso di adeguata qualificazione, finalizzate a lavori di rigenerazione urbana, con relativa progettazione e successiva gestione di servizi per l’immobile di viale B. Bardanzellu 136, nel IV Municipio di Roma all’interno del Parco di Piazza Loriedo. Il bando è pubblicato sul sito del comune di Roma.
“Rilevato lo stato di degrado della struttura – si legge in una nota del Comune di Roma -, l’Amministrazione comunale intende acquisire proposte progettuali da parte di soggetti che si impegnino a valorizzare il bene, attraverso un idoneo intervento di riqualificazione che, oltre a migliorarne le prestazioni edilizie, strutturali ed impiantistiche in una prospettiva di rifunzionalizzazione ecosostenibile, ne riqualifichi e rivaluti gli usi, nel rispetto dei Cam attualmente in vigore, anche individuando nuove destinazioni d’uso finalizzate allo svolgimento di attività di servizio per i cittadini, al fine di contribuire a consolidare e valorizzare il tessuto economico e socioculturale della città”.
Da questi spazi, attualmente inutilizzati, in disuso e in stato di degrado del quartiere di Colli Aniene, nelle intenzioni del Campidoglio dovrebbero nascere spazi di ludoteca, coworking, punti ristoro che possano raccogliere le varie fasce di età e le diverse esigenze dei cittadini.
In particolare, la formula del project financing “è molto efficace, perché – spiega Sabrina Alfonsi, assessora all’Ambiente di Roma Capitale- attraverso la sinergia pubblico-privato, abbiamo la possibilità di realizzare importanti opere di rigenerazione urbana che permettono un coinvolgimento attivo della cittadinanza, responsabilizzandola nella gestione e cura dei beni comuni. L’immobile di Parco Loriedo – conclude – riqualificato e restituito ai cittadini, potrà costituire, considerata anche la densità abitativa del quadrante, un importante punto di riferimento e di aggregazione sociale per gli abitanti del quartiere, restituendo piena fruibilità a tutto il parco”.
Questo nuovo intervento va ad aggiungersi ai diversi interventi già partiti sul quartiere di Colli Aniene. Come il bando per il campo di Via degli Alberini, i diversi interventi di rifacimento stradale, le ristrutturazioni dei plessi scolastici, la ristrutturazione del mercato rionale, e infine il progetto del primo parco fluviale nelle aree a ridosso del fiume Aniene adiacenti a via degli Alberini progetto rientrante nell’ambito del programma 100 parchi.