RIFIUTI

Roma: aggiudicata al raggruppamento guidato da Nico Srl la gara per la bonifica dell’ex discarica di MALAGROTTA

Oltre al cosiddetto “capping” l’appalto interessa anche la captazione del biogas sprigionato dai rifiuti. Costo complessivo dell’operazione 116milioni di euro, con un ribasso di oltre sette milioni. Il commissario Vadalà: a breve firma contratto e apertura cantiere. A luglio 2024 era stata aggiudicata definitivamente la ‘cinturazione’ del sito al gruppo guidato da Trevi Spa

14 Ott 2024 di Giusy Iorlano

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Roma: aggiudicata al raggruppamento guidato da Nico Srl la gara per la bonifica dell’ex discarica di MALAGROTTA

La tanto (forse troppo) attesa bonifica della discarica più grande d’Europa, quella di Roma Malagrotta, chiusa nel 2013, comincia a prendere corpo. Qualche giorno fa, infatti, la gara per i lavori di adeguamento della chiusura della discarica del sito (copertura impermeabile-capping, impiantistica per la captazione del biogas e il trattamento del percolato) è stata aggiudicata in via definitiva al raggruppamento Nico srl (capogruppo), per un importo complessivo di 116 milioni di euro, con un risparmio di 7,3 milioni di euro sulla base di gara. A renderlo noto è stato lo stesso commissario unico per le bonifiche, il generale dei carabinieri Giuseppe Vadalà, nominato nel febbraio del 2022. Quindi dopo la progettazione preliminare avvenuta tra marzo e giugno 2023, la fase di avvio dell’appalto di gara (agosto 2023), la valutazione delle offerte (ottobre 2023 – aprile 2024), ora la messa in sicurezza definitiva del sito arriva al suo percorso conclusivo: la firma del contratto e le immediate operazioni di cantiere.

“A febbraio del 2022, quando ci è stato assegnata l’adeguamento del sito di Malagrotta, avevamo detto che avremmo lavorato in modo continuo, spedito e senza indugi per avviare a completamento i progetti, realizzare i capitolati e indire le relative gare. Oggi si chiude quel percorso iniziale e se ne apre uno nuovo: la fase operativa ed esecutiva – ha detto il generale Vadalà – In questi mesi dall’aggiudicazione preliminare (maggio 2024) non siamo stai inerti. Nel contempo si è lavorato sulla messa in sicurezza del sito dal punto di vista: del monitoraggio ambientale, della salvaguardia antincendio e della ininterrotta vigilanza, strutturando un Piano Ambientale di Sicurezza (PAS) che preveda cerchi concentrici di protezione e difesa, per creare un alveo di tranquillità operativa che sia a garanzia delle lavorazioni. Infine ricorrendo al mercato siamo riusciti ad ottenere un ampio risparmio sulla base di gara complessiva dei due appalti di circa 21 milioni di euro, ottenendo la partecipazione alle gare di soggetti altamente specializzati”, ha sottolineato il generale.

Il piano di bonifica del sito

Un percorso questo atteso da tempo per sanare quella che è una profonda ferita per un vasto territorio che da Malagrotta si estende alla Valle Galeria a Roma. La discarica nata negli anni settanta da una cava di calcestruzzo dismessa, si è ampliata dal 1985 al 2013 di 10 lotti, fino a ricoprire con i suoi 50 milioni di tonnellate di rifiuti, 244 ettari, quasi trenta campi da calcio, con colline alte anche 80 metri, i cui 50 – 55 di immondizia. In tutto la struttura commissariale del governo per le discariche abusive ha messo a disposizione circa 175 milioni di euro.

Questi 116 milioni di euro, provenienti da un finanziamento europeo, serviranno non soltanto a realizzare una copertura impermeabile (il cosiddetto capping) per coprire i rifiuti in modo che la pioggia non possa caderci sopra e infiltrarsi producendo percolato. L’appalto prevede anche l’installazione di un sistema di trattamento del percolato prodotto dai rifiuti sepolti nella collina e la realizzazione dell’impiantistica per la captazione del biogas che, a sua volta, è generato dalla presenza dei tanti scarti accumulati nell’ex discarica.

Il progetto contribuirà ad evitare che i circa 10 milioni di metri cubi di percolato possano entrare in contatto con l’acqua piovana. Saranno pertanto installati, nella parte alta della collinetta, centinaia di pozzi che serviranno ad aspirare sia il biogas che lo stesso percolato.

Il progetto di cinturazione perimetrale

L’altro grande intervento da realizzare consiste nell’ampliare la cintura che perimetra la discarica, aggiudicata lo scorso luglio. “Parimente alla procedura inerente alla cinturazione perimetrale nel corso di questi mesi si sono disposte molteplici riunioni pre-operative al fine di essere immediatamente pronti alla fase esecutiva di cantiere, sfruttando appieno quindi, come oramai linea guida della condotta commissariale, gli obbligati e consueti tempi legali dei controlli amministrativi”, ha spiegato il generale Vadalà. Il cosiddetto polder ha un’altezza di oltre 35 metri e la procedura, per quest’intervento dovrebbe ormai essere vicina la fase esecutiva del cantiere. A vincere la gara per la ‘cinturazione contenitiva’ è stato, lo scorso luglio, il raggruppamento guidato da Trevi per un importo contrattuale di quasi 79 milioni di euro, con un ribasso del 19,71% rispetto alla base d’asta, pari a uno sconto di circa 14,4 milioni di euro.

Cosa diventerà? “Noi vorremmo che la messa in sicurezza fosse la condizione per una bonifica più profonda di Malagrotta, che vorremmo diventasse un parco. Central Park era la discarica di New York», ha detto qualche mese fa il sindaco Roberto Gualtieri.

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