Appalti – Dati

OSSERVATORIO APPALTI

Per la società stradale del gruppo Fs dicembre ha segnato il secondo dato mensile dell’anno con 542 milioni di euro di procedure di appalto avviate. L’anno, che era cominciato con il dato clamoroso di zero euro di gare di appalto a gennaio, si conclude con un importo complessivo di 3.951 milioni di appalti avviati su cui pesa per il 54% l’importo (2.150 milioni) di otto opere commissariate fra cui cinque superlotti della strada statale Jonica banditi ad agosto.

NEXT GENERATION PROCUREMENT

LA DIGITALIZZAZIONE ANAC

Il Fascicolo virtuale dell’operatore economico (FVOE) 2.0 consentirà d’ora in poi alle stazioni appaltanti anche la consultazione del DURC emesso in corso di validità, ai fini della verifica dell’assenza di violazioni definitivamente accertate in materia contributiva (articolo 94, comma 6 del codice degli appalti). Il documento è inserito automaticamente nel fascicolo virtuale dell’operatore economico nel momento in cui l’impresa rilascia alla stazione appaltante l’autorizzazione all’accesso al proprio fascicolo.

A breve sarà l’Autorità Anticorruzione a dare una comunicazione che Diario DIAC e Diario dei nuovi appalti sono in grado di anticipare. Continua in questo modo il percorso di graduale implementazione della documentazione presente nel fascicolo virtuale dell’operatore economico.

A rendere possibile la consultazione del Durc è stata la collaborazione di Anac con l’Inps e con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio, il Durc è stato reso interoperabile con il FVOE 2.0 attraverso la Piattaforma Digitale Nazionale Dati.

La regolarità contributiva è un requisito estremamente volatile e per questo Anac invita le stazioni appaltanti a “chiedere la verifica della presenza del DURC emesso in corso di validità nel momento in cui se ne manifesta l’effettiva esigenza”.

Per il momento non è ancora possibile per le stazioni appaltanti chiedere l’emissione del Durc per operatori economici che ne risultino sprovvisti. L’Anac auspica che si possa addivenire quanto prima a un accordo con gli enti previdenziali anche su questo tema.

Il percorso di implementazione del FVOE 2.0 continuerà anche nel corso delle prossime settimane. Saranno infatti introdotte alcune nuove tipologie di documenti e in particolari quelli che renderanno possibile la verifica:

– dei carichi fiscali non definitivamente accertati dell’Agenzia delle Entrate

– dell’avvenuta comunicazione al Ministero del Lavoro del prospetto informativo disabili e della relazione sulla parità di genere.

PROGETTO IN BIM

Appalti Istruzioni per l’uso / 28

di Gabriella Sparano

Mentre ancora si attende che l’ANAC predisponga una dichiarazione di equivalenza standard (secondo le intenzioni espresse nella Nota illustrativa del Bando tipo n. 1/2023) e che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, adotti le linee guida per la determinazione delle modalità di attestazione dell’equivalenza delle tutele e per la valutazione degli scostamenti che possono essere considerati marginali dalle stazioni appaltanti ai sensi dell’articolo 4 dell’Allegato I.01 (attese, secondo le previsioni del Legislatore, entro lo scorso 31 marzo 2025), operatori economici e stazioni appaltanti sono soli nell’affrontare, rispettivamente, la dichiarazione e la verifica della equivalenza del CCNL differente applicato dai primi rispetto a quello prevalente indicato dalle seconde.

Il Codice 36, infatti, all’articolo 11, prevede la possibilità per gli operatori economici di indicare, nella propria offerta, un CCNL diverso da quello individuato dalla stazione appaltante, subordinando tuttavia tale facoltà alla condizione che il CCNL alternativo garantisca ai dipendenti le medesime tutele di quello indicato dalla stazione appaltante. Si tratta di una previsione che, pur finalizzata a contemperare la libertà d’impresa con la necessità di assicurare condizioni di lavoro adeguate e uniformi nel contesto degli appalti pubblici, finisce per porre specifici e gravosi adempimenti in capo sia agli operatori economici che alle stazioni appaltanti, tanto che sta divenendo prassi indicare e applicare il CCNL indicato volta per volta dalla stazione appaltante di turno, per evitare in tal modo sia la verifica rischiosa e complessa dell’equivalenza che l’effetto di una manodopera diversa da quella stimata nei documenti di gara.

Vediamo, dunque, quali adempimenti comporta l’eventuale applicazione di un CCNL differente.

Dentro il cerchio/6

La Voce dei Geometri

di Ernesto Alessandro Baragetti

Consigliere del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati
Catasto: la collaborazione fra Agenzia delle Entrate e Professionisti percorso virtuoso che porterà a dati aggiornabili in tempo reale e rapidamente consultabili

L’operatività di cui possiamo usufruire noi Professionisti ordinistici nell’ambito delle attività tecniche volte alla produzione di atti di aggiornamento catastale usufruisce ormai da quasi un ventennio di una costante attività di investimento e sviluppo da parte prima dell’Agenzia del Territorio, poi dell’Agenzia delle Entrate in cui è stata inglobata.

Siamo di fronte a un chiaro percorso volto, oltre che a uniformare le prassi a livello nazionale, anche a innalzare lo standard qualitativo del dato che viene trattato e introdotto negli atti: percorso richiesto anche da noi Professionisti Geometri per poter dare un nostro contributo alla costruzione di un nuovo modo di operare in ambito catastale.

Sappiamo dove si indirizzano le aspettative del mondo economico e della politica ogni qualvolta si parli di patrimonio immobiliare (sia privato che pubblico); al centro del discorso c’è sempre la necessità puntuale di un sistema archiviale aggiornato, aggiornabile in tempo reale e disponibile alla consultazione con altrettanta tempestività di riscontro.

Si è già trattato, nel precedente intervento del 17 aprile, di come un dato economicamente misurabile senza approssimazioni rappresenti il punto di arrivo di un nuovo sistema estimale catastale che dovrà necessariamente aggiornarsi e costantemente attualizzarsi.

Per realizzarlo non basta, però, attuare rivoluzioni copernicane da fermi. Le politiche delle Agenzie dell’ultimo ventennio hanno giustamente cercato in ogni modo di dotare il sistema, che soprassiede a questo fondamentale traguardo, di ogni operatività utile a guidarne un percorso di avvicinamento.

Gli ultimi provvedimenti direttoriali dell’Agenzia delle Entrate – volti alla liberalizzazione della consultazione del dato catastale – e la migrazione delle funzionalità di aggiornamento al servizio anche dei Cittadini (Volturaweb e a breve Istanzeweb), sul portale istituzionale, quindi fruibili semplicemente tramite le funzionalità di accesso regolato, mostrano una decisa accelerazione che sorprende per efficacia comunicativa e potenzialità in sviluppo anche noi Geometri che ormai da decenni operiamo quotidianamente tramite i servizi di accesso federato della Società Geoweb (partecipata con una quota di maggioranza dal nostro Consiglio Nazionale).

LA NOTIZIA

TAR CAMPANIA-SALERNO

di Mauro Giansante