ATTIVE CALABRIA E SARDEGNA
Intelligenza artificiale, le Regioni si fanno le leggi PROPRIE (con i fondi Ue). Arriva l’ok della Puglia
In Liguria, progetto pilota da 6,5 milioni per smaltire le liste d’attesa sanitarie con l’Ia; in Lombardia ecco il bando da 40 milioni per sostenere le imprese; in Toscana si punta a semplificare l’operato della Pa. Stefano da Empoli, presidente di I-Com: “Non siano ulteriore layer burocratico ma strumento propulsivo per il territorio”. Michele Emiliano: “Ci proiettiamo nel futuro. Cerchiamo da subito di mettere in campo tutti gli strumenti e le conoscenze necessari ai nostri dipendenti, alle imprese e a tutti i cittadini per rispondere prontamente alle incertezze che inevitabilmente questa trasformazione porta con sé”.

IN SINTESI
Dopo la Toscana, la Liguria e la Lombardia ecco anche il turno della Puglia. Prosegue il percorso di legiferazione delle Regioni italiane sull’intelligenza artificiale. “E ce ne sono altre in cantiere”, spiega a Diario Diac Stefano da Empoli, presidente di I-Com, l’Istituto per la competitività. La legge approvata in questi giorni, ha detto il governatore Michele Emiliano, risponde a quello che è effettivamente “un evento rivoluzionario che entrerà a far parte della nostra quotidianità, che ci piaccia o no, perciò la Regione non vuole farsi trovare impreparata a questo cambio di paradigma”.
La legge sull’Ia in Puglia
La norma istituisce, ad esempio, una Piattaforma digitale dell’innovazione, uno strumento on-line di supporto all’implementazione della strategia di open innovation per intensificare e semplificare le relazioni tra imprese, università e centri di ricerca, pubbliche amministrazioni e cittadini. Tale strategia viene definita dalla Regione presso il Centro di competenza regionale per l’Ia nella pubblica amministrazione, istituito a fine 2023. Negli hub territoriali (in spazi pubblici esistenti), invece, la Regione punta a sviluppare iniziative di innovazione anche tramite il supporto dell’agenzia strategica per la tecnologia, il trasferimento tecnologico e l’innovazione (Arti).
Ancora: sono previsti anche degli avvisi rivolti a start-up. Mpmi, associazioni, professionisti o anche singoli individui, per promuovere idee e soluzioni innovative in specifici settori di mercato. Infine, la Legge prevede anche un Centro di Competenza regionale per l’Intelligenza Artificiale nella Pa, che monitorerà l’adozione di soluzioni Ia nel settore pubblico, con l’obiettivo di garantire sostenibilità ed eticità. La dotazione del provvedimento è di centomila euro, pari a quanto stanziato dal bilancio regionale, senza escludere risorse dai programmi Fesr e Fse+ dei fondi strutturali e d’investimento europei. “Ci proiettiamo nel futuro – ha aggiunto il governatore Emiliano. Cerchiamo da subito di mettere in campo tutti gli strumenti e le conoscenze necessari ai nostri dipendenti, alle imprese e a tutti i cittadini per rispondere prontamente alle incertezze che inevitabilmente questa trasformazione porta con sé”.
In Toscana previsto lo sportello unico per l’edilizia
Come detto, la Regione pugliese arriva dopo Toscana, Liguria e Lombardia. Nella prima, la legge 57 del 2024 arrivata a dicembre scorso interviene sulla l.r. 54/2009 e prevede la promozione dell’innovazione digitale tutelando i diritti di cittadinanza digitale come garanzia di inclusione ed equità (si pensi al digital divide). “La transizione al digitale – ha detto il presidente Eugenio Giani sintetizzandone la filosofia poche settimane fa – per noi rappresenta un’opportunità di crescita, di velocizzazione delle procedure e di semplificazione della vita dei cittadini, ma contiene al suo interno anche dei rischi che occorre conoscere, per ridurli o evitarli. Infatti quella che vogliamo è una Pubblica amministrazione più digitalizzata ma anche più responsabile. E crediamo che la nuova legge vada in questa direzione”. Nel testo si legge, ad esempio, che verranno intraprese “azioni di sviluppo di competenze e di tecnologie di elaborazione dati al fine di migliorare le decisioni, il monitoraggio ed il governo del territorio e delle azioni della amministrazione pubblica”.
Anche in questo caso, promuovendo partnership col mondo accademico ma anche professionale, economico e sociale. Tra gli altri argomenti trattati ci sono poi il Suap-Sue e il nuovo sportello unico gestito dalla Regione per i Comuni, per le attività produttive e, in previsione, anche per l’edilizia, il Building information model, ovvero come si modellano i dati dei lavori pubblici della Pubblica amministrazione secondo il nuovo standard previsto dal nuovo codice dei contratti, il Sistema cloud Toscana, la connettività e le infrastrutture passive. E poi gli strumenti per la digitalizzazione degli archivi, i bigdata e la SmarToscana, le azioni per accrescere le competenze digitali dei cittadini attraverso la rete dei Punti di facilitazione digitale e infine il Piano triennale dell’informatica nella Pubblica amministrazione. Le risorse sono quelle già previste dalle casse regionali e ammontano in tutto a 48 milioni circa per il triennio 2024-2026.
6,5 milioni per il progetto pilota della Liguria sullo smaltimento delle liste d’attesa con l’Ia
Spostandoci in Liguria, a inizio anno il progetto Reg4Ia sull’Intelligenza Artificiale applicata allo smaltimento delle liste d’attesa sanitarie è stato scelto dal Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri come progetto-pilota nazionale e finanziato con 6,5 milioni di euro. Il progetto ha poi ottenuto l’adesione di Piemonte, Sicilia, Lazio, Calabria, Molise, Basilicata e della Provincia Autonoma di Trento e una piccola parte del finanziamento copre anche l’analisi dei flussi turistici. A fine marzo, inoltre, Regione Liguria, Comune di Genova, Liguria Digitale, Confindustria Genova, Cnr, Istituto Italiano di Tecnologia, Università degli Studi di Genova, Leonardo, Istituto Giannina Gaslini Irccs, Ospedale Policlinico San Martino Irccs, Camera di Commercio di Genova, Mnesys e Raise hanno firmato un documento (“Genova Capitale dell’High Performance Computing per la Ricerca Biomedica”) per promuovere Genova come “Capitale del Super Calcolo”, città pioniera e leader nei computer ad alte prestazioni. Sempre lo scorso mese, poi, la Regione ha avviato un progetto di collaborazionecon la facoltà di Scienze politiche e internazionali dell’Università di Genova per utilizzare l’intelligenza artificiale per verificare ex post la regolarità e la correttezza formale e sostanziale degli atti amministrativi monocratici approvati.
Lombardia, il bando da oltre 40 milioni per sostenere le imprese
Infine, la Lombardia. A fine febbraio, la Regione ha sviluppato il bando ‘Tecnologie strategiche’ da oltre 40 milioni di euro per sostenere pmi e grandi imprese lombarde nell’adozione di soluzioni innovative in ambito intelligenza artificiale, deep tech e biotecnologie. Dotazione finanziaria che arriva grazie alle risorse della nuova piattaforma europea per le tecnologie strategiche (Step), nata nel 2024 all’interno del programma del fondo strutturale europeo Fesr 2021-2027. Il bando per le imprese è scaduto proprio in questi giorni, sono ammessi investimenti di almeno 5 milioni di euro, con un’agevolazione massima concedibile per partenariato pari a 8 milioni di euro.
Le altre proposte di legge in programma
Quanto alle altre proposte in programma, racconta ancora da Empoli: “Si sta lavorando in Sardegna e in Calabria, dove la proposta prevede principalmente strumenti di monitoraggio, coordinamento e facilitazione per la diffusione dell’Ia a livello regionale sia nella Pa che nel settore privato”. Nell’isola, ad esempio, il Pd ha presentato una proposta a prima firma Gianluigi Piano “per migliorare i servizi pubblici, dalla sanità ai trasporti, dalla tutela ambientale alla semplificazione amministrativa”. Il testo della proposta segue le linee guida della strategia nazionale sull’Intelligenza Artificiale e si articola in più ambiti: formazione e introduzione dell’Ia nelle scuole, applicazioni per la pubblica amministrazione e la sanità, incentivi alle imprese per l’aggiornamento del personale e il potenziamento delle infrastrutture digitali, sostegno alla ricerca e all’innovazione tecnologica. Un ruolo importante avrà l’Hubias, un laboratorio specializzato all’interno del Crs4 che dovrà essere potenziato riguardo alle infrastrutture tecnologiche ma anche nelle competenze perché avrà l’obiettivo di sviluppare ricerca ma anche attrarre talenti e competenze elevate. “Vogliamo che la Sardegna diventi un polo di eccellenza nell’innovazione digitale. Lo siamo stati in altri tempi, credo che si debba tornare a questa centralità”, ha detto Piano.
In Calabria, la proposta firmata dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso con il vicepresidente del Consiglio Pierluigi Caputo e il capogruppo della Lega Giuseppe Gelardi prevede la creazione del registro regionale, a cui potranno iscriversi imprese, associazioni, enti pubblici e di ricerca, per mettere a sistema l’esperienza di chi in Calabria si occupa di Ia, prevedendo forme di premialità nei bandi regionali. “Per altro verso – ha illustrato Mancuso – con l’istituzione di un apposito Ufficio regionale si crea una sorta di cabina di regia calabrese sull’intelligenza artificiale. L’Ufficio, oltre a interagire con le competenti autorità nazionali e comunitarie, svolgerà un pregnante ruolo di monitoraggio sull’evoluzione dei sistemi tecnologici impiegati nella nostra regione. Naturalmente, sarà favorito l’impulso affinché l’Ente regionale e le sue partecipate pubbliche siano costantemente aggiornate sui nuovi modelli e li adottino al fine di efficientare i processi interni e migliorino i servizi a vantaggio dei cittadini”. Anche in questo caso, le spese sono già incluse nel bilancio regionale.
A fine novembre, nel Lazio, la consigliera di minoranza (Pd) Eleonora Mattia ha presentato una proposta di legge in materia di intelligenza artificiale, spiegando che “intende avviare una mappatura delle professioni a rischio e stanziare risorse per la formazione, per alfabetizzare la maggior parte delle persone su questo nuovo linguaggio”. Nella pdl, l’ottavo articolo contiene la disposizione finanziaria, pari a circa 500mila euro per ciascuna annualità, specificando che alla copertura potranno concorrere anche le risorse provenienti dal Programma regionale Fse+ 2021-2027. Infine, in Campania, nella legge regionale 38 del 15 maggio scorso è stato istituito l’Ufficio per l’amministrazione digitale con competenze riguardanti la transizione digitale e l’intelligenza artificiale.
“L’importante – spiega in conclusione il presidente di I-Com – è che queste leggi siano rispettose dei ruoli assegnati alle Regioni dalla governance multilivello dell’intelligenza artificiale. Dunque, che non si configurino come ulteriori layer burocratici ma piuttosto diventino strumenti propulsivi in particolare per l’adozione a livello territoriale”.