L'INTERVISTA
15 luglio
LA SETTIMANA
SEMPLIFICAZIONI
Si potrà beneficiarne se la domanda di permesso è già corredata di tutte le specifiche autorizzazioni
14 luglio
DOPO L'INTERVENTO DI PAOLA DELMONTE
Si tenta, da più di una legislatura, l’approvazione di una disciplina nazionale
13 luglio
CONGIUNTURE
PARLA LA CAPO UFFICIO LEGISLATIVO MIT
12 luglio
IL PIANO PER LA SICUREZZA IDRICA
Il piano grande ha selezionato un investimento di 12,4 miliardi in dieci anni ma non ha risorse
8 luglio
SU PROGETTO DI CORVINO+MULTARI
DILS STUDIO
Stabilizzazione verso l’alto per la logistica, stimati 3,5 miliardi di investimenti immobiliari nel primo semestre 2024. Ai dati settoriali si aggiunge la ritrovata centralità nel panorama degli investimenti immobiliari per la città di Roma, che nel secondo trimestre ha attirato circa il 40% dei volumi.
I DATI DI MAGGIO
LA SETTIMANA
L'INTERVISTA
C’è tanto movimento sull’acqua: i 2,1 miliardi di finanziamenti del Pnrr, i 13 miliardi “teorici” del Pniissi, i 946,65 milioni del piano stralcio di Salvini
8 luglio
IL CONSIGLIO DI STATO
IL BOOM DEGLI INVESTIMENTI
Sono 104 al momento le strutture censite in Italia da Datacentermap mentre accelerano progetti e lavori: l’Osservatorio Data Center promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano rileva una crescita del 10% per il mercato della colocation dei Data Center nel 2023 con investimenti per 654 milioni
4 luglio
RESTAURO FACCIATA E ANTINCENDIO
LE PROPOSTE DI AIS
Sei proposte che coprono le fasi di gara e assegnazione lavori ma anche tutta la parte di costruzione. A livello economico serve favorire il modello pubblico-privato e coinvolgere gli attori finanziari. Preoccupa l’era post-Pnrr. Più risorse con il PPP
1 luglio
L'ANALISI DEL DECRETO SALVA CASA
Analisi del think tank presieduto da Franco Bassanini sul decreto legge 69, relazione di Silvia Paparo: condivisa la finalità di eliminare le difformità formali che bloccano compravendite e lavori. Finire il lavoro con la riforma del 380.
LA SETTIMANA
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 16
di Salvatore Di Bacco
Dopo le anticipazioni del MIT di martedì 28 gennaio, con l’uscita di alcune FAQ e chiarimenti rivolti agli operatori comunali e professionisti tecnici, nella tarda serata di giovedì 30 gennaio è stato sorprendentemente pubblicato un documento integrale con le linee guida inerenti al Decreto Salva Casa; un e-book in PDF di 42 pagine con chiarimenti sugli aspetti e le procedure che non hanno permesso al decreto di trovare concreta applicazione.
Chiarimenti sì, ma ancora lacune.
Le nuove linee guida del MIT chiariscono sì alcuni aspetti del DL Salva Casa, ma lasciano ancora molti interrogativi cui, nonostante le diverse sollecitazioni degli operatori tecnici di settore, tra cui UNITEL, non è stata data risposta.
Ad una prima lettura sia gli indirizzi sia i criteri interpretativi del MIT confermano i dubbi su un provvedimento che appare più un intervento emergenziale che una riforma strutturale e che difetta di una visione d’insieme. C’è un rischio concreto di generare ulteriori incertezze applicative, proprio per la totale assenza di una visione d’insieme organica e strutturale dell’edilizia e dell’urbanistica: https://diariodiac.it/il-salva-casa-cambia-passo-ma-lascia-aperte-tante-criticita-il-futuro-delledilizia-passa-dalla-riforma-del-testo-unico/
Dopo mesi di attese e facendo seguito alle Faq pubblicate, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha reso pubbliche le linee di indirizzo e i criteri interpretativi per l’attuazione del DL 69/2024 (Salva Casa), convertito con modificazioni nella Legge 105/2024.
L'intervento
di Angelo Ciribini
Un recente documento emesso dal Ministero Federale Tedesco (BMDV), intitolato Regelwerksanpassung an BIM: Praxisdokument Version 1.0, cioè adeguamento delle normative al BIM, dedicato alla digitalizzazione delle infrastrutture stradali e autostradali federali, parte di una serie più ampia riconducibile a una strategia, illustra una iniziativa mirata, per lo specifico argomento, a incrementare, appunto, strategicamente e gradualmente le prestazioni dei soggetti coinvolti.
Il documento è curato dal Prof. Markus Köenig, della Ruhr Universität di Bochum (RUB), il massimo esperto di digitalizzazione nel settore della Repubblica Federale tedesca. La finalità ultima dell’iniziativa, che si pone in un contesto che vede la Germania impegnata in un vasto programma di risanamento e di ricostruzione di strade, viadotti e gallerie, è incentrata, in definitiva, sulla gestione del ciclo di vita dell’infrastruttura in condizioni di minore disponibilità di risorse umane, a causa, tra le altre cose, dell’inverno demografico.
Appalti Istruzioni per l’uso / 14
di Gabriella Sparano
Il Codice 36 contiene una serie di previsioni tese a favorire la partecipazione delle micro, delle piccole e delle medie imprese agli affidamenti dei contratti pubblici, nonché ad agevolarle rispetto ad alcuni adempimenti, proprio al fine di consentirne la crescita e l’accesso al mercato. Ed il Correttivo ha ulteriormente rafforzato tale favore, ad esempio per il subappalto. Ma non sempre è chiaro a quali operatori economici corrisponda effettivamente la suddetta classificazione di impresa e non sempre i contratti pubblici sono “tarati” per detti operatori economici.
Vediamo, allora, quali sono le micro, le piccole e le medie imprese e cosa il legislatore, anche del Correttivo, prevede per esse?
Chi sono le microimprese, le piccole e le medie imprese (c.d. PMI)? Per conoscere i requisiti che definiscono un operatore economico quale micro, piccola o media impresa, dobbiamo rifarci al decreto del 18/04/2005 del Ministero delle attività produttive.
L'intervento
NORME VIGENTI E PROSPETTIVE
di Angelo Ciribini e Chiara Micera
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024 del decreto legislativo 31 dicembre 2024, n. 209 recante «Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici» si conclude, anche per la Gestione Informativa Digitale, spesso impropriamente fatta coincidere con l’acronimo BIM, peraltro ora espunto completamente dal nuovo codice dei contratti pubblici, un lungo iter, avviato con il decreto ministeriale 560/2017. Sul tema il cosiddetto correttivo essenzialmente ridefinisce con maggiore precisione alcuni passaggi già presenti nel decreto legislativo originario del 2023 e introduce alcuni ulteriori approfondimenti.
Il suo valore principale in merito consiste nel confermare sostanzialmente i termini dell’obbligatorietà dell’adozione, al netto di alcune variazioni delle soglie precedenti: in definitiva, si può affermare che il correttivo instilli negli operatori del versante della domanda pubblica (e, di conseguenza, anche dell’offerta privata) la percezione che la transizione digitale sia ormai irreversibile.
Naturalmente, i modi con cui tale evoluzione sarà conseguita e con i quali si determinerà un avanzamento della maturità digitale delle organizzazioni sono tutti da comprendere, all’interno di percorsi che saranno necessariamente differenziati.
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