Le stime del Dfp, Bankitalia e Upb

Il Governo ora si ALLINEA con Bankitalia e dimezza il Pil del 2025 a +0,6%. Troppe incertezze legate ai dazi e alle tensioni internazionali. La scommessa su una ripartenza degli investimenti

Incertezza e prudenza sono le parole d’ordine del nuovo Documento di Finanza pubblica (Dfp), come è stato ribattezzato il vecchio Def. Per questo, il Governo ha dimezzato le stime di crescita d’autunno contenute nel Piano strutturale di bilancio. dall’1,2% allo 0,6%. Il dato è in linea con le ultime proiezioni macroeconomiche diffuse da Bankitalia. Pesano i rischi al ribasso determinati dalle tensioni geopolitiche e commerciali con i nuovi dazi. A sostenere la crescita sono soprattutto i consumi, deboli gli investimenti dai quali però si attende uno slancio, come nel caso delle costruzioni, grazie allo stimolo del Pnrr.

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