LEGAMBIENTE
Secondo il presidente dell’associazione verde, Stefano Ciafani, “l’Italia deve accelerare il passo e può farlo con l’approvazione di una riforma fondamentale molto attesa, ossia il recepimento della direttiva europea sulla tutela penale dell’ambiente entro il 21 maggio 2026”. Tra le altre proposte allegate al rapporto presentato ieri, dodici in totale, ci sono anche quelle di adottare un piano nazionale di lotta all’abusivismo edilizio; eliminare il meccanismo dei subappalti a cascata; inasprire le sanzioni relative alla gestione illecita dei rifiuti; estendere le pene previste per il reato di incendio boschivo.
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