PRONTO IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL MIT
Previsti 304 milioni di passeggeri al 2035 dopo il record del 2023 che ha recuperato tutto il gap post-Covid (+2,5% sul 2019). L’obiettivo strategico del Piano è creare e far lavorare in sinergia tredici sistemi aeroportuali integrati, soprattutto per razionalizzare l’uso delle infrastrutture e per creare nuove riserve di capacità capaci di ridurre il deficit nel traffico intercontinentale, oggi calcolato pari al 30%. Oltre agli accorpamenti societari o commerciali, per far funzionare i sistemi integrati, il Governo può agire anche sul tetto massimo per singolo scalo. Restano le difficoltà di potenziare gli hub esistenti senza una compagnia nazionale, il Piano vede con favore l’istituzione di voli diretti per le Americhe e l’Asia da scali “minori”. Connettività, competitività, accessibilità, intermodalità e collaborazione le parole chiave, spinta a edifici e procedure green e digitalizzazione (per le torri di controllo remote del traffico, la nuova aviazione e la riduzione dei tempi per i passeggeri). Necessario ridurre la tassa comunale sui voli (passata da 1-1,5 euro agli attuali 6,5-9 euro) e destinarla agli obiettivi dell’aviazione.
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