Apertura box

RIGENERAZIONE

Al via al progetto di rigenerazione urbana e residenziale a Roma, sulla via Flaminia, che vedrà la nascita anche di circa 400 box, oltre a spazi per servizi commerciali diretti alle persone e per l’housing sociale. Un progetto, questo, che sarà avviato in un’area di particolare interesse storico. È infatti presente una delle poche tombe “a cappella” sopravvissute dall’epoca dell’antica Roma, ovvero quella dei Nasoni. L’iter delle autorizzazioni per l’avvio degli interventi è già partito.

IL BANDO DI SPORT E SALUTE

L'audizione alla Camera

In una audizione davanti alla Commissione Trasporti della Camera, Rixi ha toccato tutti i temi caldi del dossier Ferrovie: ha chiarito che non entreranno i privati nel capitale ma l’analisi in corso verte sull’apertura a investimenti sul modello Rab nel perimetro dell’alta velocità. Netto sulle nuove nomine: il Mit non interviene ma sono scelte dell’azienda con l’avallo del Mef. Per rilanciare l’azienda, l’ad ha fatto le sue scelte con un “riequilibrio manageriale infragruppo”

Il Governatore alla Luiss

Panetta ha parlato, in occasione della presentazione di un libro sull’intelligenza artificiale, sull’impatto che questa rivoluzione tecnologica avrà sulla produttività e sul lavoro. Sicuramente, l’Ia consentirà di aumentare la produttività ma la grande sfida che dovrà affrontare l’Europa è quella di investire in innovazione.  L’impatto sul lavoro è quello che genera i timori maggiori ma “credo che in futuro saremo meravigliati dagli effetti sul mondo del lavoro e sulla produzione”

Il nuovo impianto di Imola

Hera, attraverso la controllata HeraAmbiente, ha inaugurato il nuovo impianto di Imola per la rigenerazione della fibra di carbonio, primo nel suo genere in Italia e in Europa. Qui entrano gli scarti a fine vita ed esce fibra pronta per essere riutilizzata in un ciclo potenzialmente infinito in settori che vanno dall’aerospazio all’automotiva ma anche dal tessile all’edilizia. Hera accelera così verso l’economia circolare alla quale il nuovo piano industriale 2024-2028 destina 2 miliardi di euro dei 5,1 miliardi complessivi

La decisione delle assemblee

Le assemblee delle società controllate del gruppo Fs hanno dato il via libera alle nomine dei nuovi vertici. Via libera, dunque, alla nuova squadra voluta dall’ad Donnarumma. Non ci sono sorprese sui nomi rispetto alle indicazioni del cda della capogruppo del 24 gennaio. Sciolto il nodo sul passaggio di Strisciuglio da RFi a Trenitalia. Ma il suo incarico, come per il neo ad di Rfi Isi, scade con l’approvazione dei bilancio 2025, quindi tra un anno

RIGENERAZIONE URBANA

Città in scena/11

Con un progetto di rigenerazione urbana, finanziato con 20 milioni di risorse del Pnrr, un antico quartiere della città toscana viene sottratto ad un inevitabile destino di degrado e riconsegnato ai cittadini con nuove attività pubbliche e culturali ma viene anche riconnesso con i gioielli artistici e architettonici del centro storico. Un nuovo elemento di attrazione per una città fuori dai circuiti turistici del ‘grand tour’ della Toscana

il progetto dello studio Hadid

De Luca ha svelato il nuovo progetto del Faro, che sarà il futuro quartier generale della Regione Campania. A realizzarlo è lo studio Zaha Hadid vincitore del concorso internazionale. Si tratta di un importante tassello nell’ambito del grande progetto di rigenerazione urbana “Porta Est” con Fs Sistemi Urbani. Non è un’opera solo per Napoli, ma il simbolo dell’Italia moderna nel mondo, ha detto De Luca, puntualizzando che questo progetto puo’ andare avanti senza attendere gli altri interventi. Ma Manfredi (assente all’evento) punta i piedi: “nessuno spezzatino”.

L'intervento al Parlamento Ue

Doppio monito dell’ex Presidente della Bce ai parlamentari europei. “Possiamo aspettarci di essere lasciati in gran parte soli a garantire la sicurezza in Ucraina e nella stessa Europa”, avverte. E, intanto, l’economia ristagna: la Bussola della Competitività ha imposta la nuova rotta. Ma bisogna fare qualcosa e fare presto. E, soprattutto “non si può dire no a tutto”. Serve il debito comune per finanziare la mole di 750-800 miliardi di investimenti e servono procedure snelle.

IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 22

di Salvatore Di Bacco

Il MIT ha pubblicato in data 31 gennaio 2025 un comunicato con ha reso  nota la volontà  di  avviare l’acquisizione di contributi da enti, operatori e soggetti coinvolti a vario titolo, indicando 20 temi prioritari che costituiranno la base di partenza per l’elaborazione della delega per la revisione del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. A tal fine, è stata predisposta una piattaforma dedicata alla raccolta delle proposte da parte degli operatori del settore. Era stata indicata la data ultima del 21 febbraio poi prorogata al 28 per la presentazione di osservazioni, criticità e possibili soluzioni che gli stakeholders potevano indicare.

I motivi della riforma

La disciplina delle attività edilizie è stata oggetto negli ultimi anni di una serie di interventi da parte del legislatore.

Si è trattato in prevalenza di modifiche puntuali alla disciplina, finalizzate alla liberalizzazione di talune fattispecie di intervento e all’introduzione di semplificazioni procedimentali, che  a volte  hanno prodotto effetti opposti, incidendo su molti princìpi cardine della disciplina.

Si è trattato in genere di provvedimenti di urgenza, finalizzati per lo più a stimolare l’iniziativa imprenditoriale nel settore dell’edilizia, duramente colpito dalla pesantissima crisi economica degli ultimi anni.

Le recenti riforme emergenziali hanno peraltro destabilizzato l’impianto complessivo della disciplina dell’edilizia, determinando notevoli problematiche interpretative ed applicative, rendendo ormai improcrastinabile l’esigenza di procedere ad un riordino ed aggiornamento complessivo ed organico di tutto il complesso delle disposizioni che regolano l’attività edilizia, non solo in funzione di una più efficace azione amministrativa, ma anche e soprattutto al fine di supportare i processi di pianificazione e gli investimenti prioritariamente orientati alla rigenerazione urbana e al contenimento del consumo di suolo.

L'intervento

L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP/1

di Luigi Prestinenza Puglisi

L’architettura non è solo l’esperienza di spazi e di vuoti, ma anche il coraggio di mettere in mostra figure e arie di famiglia

Con questo articolo, Luigi Prestinenza Puglisi avvia la sua rubrica settimanale su Diario DIAC. Un grazie sentito a lui per questa preziosa collaborazione ritrovata che ci aiuta a capire meglio cosa vogliamo essere (g.s.).

Quale è lo stato di salute dell’architettura italiana? Saremmo tentati di rispondere che è buono. Ci sono, infatti, numerosi studi di progettazione che realizzano edifici piacevoli, raffinati e anche sofisticati. Lavorano un po’ in quasi tutte le regioni della Penisola con risultati notevoli. Assistiamo al fiorire di opere in Puglia, in Sicilia, nel Trentino Alto Adige, nel Veneto. E poi c’è Milano, una delle capitali dell’architettura europea.

Si tratta di belle costruzioni, ma difficilmente di capolavori. Spesso gli edifici sono molto simili tra loro. Sono caratterizzati da ampie vetrate, da materiali naturali, dal disegno sicuro e raffinato dei dettagli. Alcuni parlano di taglio sartoriale. Altri di artigianalità. Pochi di poesia.

Ecco il punto. Il gioco delle forme sembra spesso ridursi a una semplice questione di stile, a una ricerca di valore aggiunto per meglio piazzare il bene sul mercato.

Il recente libro scritto a quattro mani da un appassionato architetto, Gianluca Peluffo, e da un non meno appassionato critico, Valerio Paolo Mosco, denuncia tale condizione cercando di individuare una via di uscita a partire da una rigorosa autoanalisi. Ovviamente, come rigorose possono essere le autoanalisi di un architetto e di un critico di architettura.

Lo fa a partire dal titolo: Spazi, corpi, figure.

L'intervento

di Angelo Ciribini

Il decreto legislativo 36/2023 pone implicitamente alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti, in materia di Gestione Informativa Digitale (GID) una vera e propria questione esistenziale, di natura identitaria, la cui incomprensione sta iniziando a causare una molteplicità di fraintendimenti e di criticità. La questione consiste, appunto, nella ridefinizione dell’identità del versante della domanda pubblica e, in particolare, del committente pubblico.

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